Mariangela Pala
3 febbraio 2017
Maggioranza 5 stelle sancisce il fallimento del servizio rifiuti
Cambio di passo, anche la maggioranza sancisce “il fallimento” del servizio raccolta rifiuti. Sono bastati alcuni interventi dei consiglieri del M5s, durante la seduta del consiglio, per comprendere che molti, troppi, non sono per nulla contenti di come vanno le cose

PORTO TORRES - Cambio di passo, anche la maggioranza sancisce “il fallimento” del servizio raccolta rifiuti. Sono bastati alcuni interventi dei consiglieri del M5s, durante la seduta del consiglio, per comprendere che molti, troppi, non sono per nulla contenti di come vanno le cose. Un riconoscimento alle critiche già esposte da alcuni mesi dalla minoranza che più volte ha chiesto segnali tangibili da parte dell’amministrazione per porre rimedio ad una serie di disservizi e criticità che umiliano la città.
«Una situazione imbarazzante – sottolinea il capogruppo di maggioranza Gavino Bigella – nei confronti dei cittadini che in virtù delle aspettative che l’offerta sembrava regalare si sono arresi all’idea di dover pagare maggiormente il servizio che avrebbe dovuto regalare alla città lustro, ma che invece sembra una utopia». Troppe le carenze, dalla mancata fornitura dei 50 cestini stradali multiscomparto ai contenitori per le deiezioni canili mai istallati, dalla mancata fornitura di 200 compostiere al mancato servizio di controllo per prevenire la formazione delle discariche. «Vorrei che venissero presi dei provvedimenti – aggiunge Bigella – nei confronti delle aziende inadempienti altrimenti spetta agli uffici non pagare i servizi non effettuati».
L’argomento rifiuti era stato sollecitato dal consigliere Davide Tellini e inserito come punto all’ordine del giorno dopo lo sciopero e le difficoltà di coordinamento tra le due aziende (Asa e Ambiente 2.0) che gestiscono l’appalto sulla raccolta diferenziata. Per ora tra le due società è in corso un’interlocuzione finalizzata ad un eventuale riduzione delle quote di Asa all’interno del raggruppamento.«Rimango perplesso del fatto che dopo tanto tempo ci troviamo d’accordo sulla carenza del servizio – rileva Tellini - ed è banale dire che nell’ufficio ambiente la giunta deve intervenire per integrare il personale e rimodulare gli uffici anche nell’ottica della gestione dell’appalto rifiuti, perché si garantisca un controllo del servizio». Il 2 dicembre con una delibera di Giunta è stata soppressa la figura dell'ingegnere ambientale.
Di fronte ad una palese inefficienza del servizio, alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno chiesto come scelta politica estrema la ratifica del contratto. «A questo punto, considerando che sono emerse più ombre che luci e inadempienze insanabili, mi chiedo se non fosse necessario rescindere il contratto», interviene la consigliera Paola Conticelli. E se Ambiente 2.0 «non si metterà a regime questa potrebbe essere una soluzione per passare ad un nuovo bando con le cose che vogliamo noi», aggiunge il consigliere Marongiu. Quasi uno scollamento tra maggioranza consiliare, giunta e struttura.
L’assessore all’ambiente Cristina Biancu sostiene che né la struttura né la parte politica possono interferire sulle questioni tecniche riguardanti gli accordi tra le aziende. «Possiamo solo sperare che se dovesse essere confermata la notizia della cessione delle quote da parte di Asa auspichiamo che il superamento dei problemi organizzativi avvenga in breve tempo al fine di garantire un migliore servizio ed una maggiore tutela dei lavoratori visto che Asa non aveva applicato ai suoi dipendenti il contratto collettivo nazionale». Ma è il consigliere Bigella a sollecitare l’intervento della politica, «questo è un problema di tutti perché non si può pensare di vessare i cittadini con le bollette con le sanzioni e con lo sciopero e dire che sono cose aziendali, dove invece la parte politica ha il dovere di metterci bocca predisponendo un organo di controllo».
Davanti alle richieste di una parte dei consiglieri la struttura difende il suo operato. Per il dirigente dell’ufficio ambiente Claudio Vinci non ci sarebbero le condizioni per rescindere il contratto «perché porterebbe a delle situazioni che possono far risultare l’amministrazione soccombente in virtù degli accertamenti sugli inadempimenti con foto e verifiche severe». Al momento non è stata applicata nessuna sanzione a carico delle aziende «ma sono state elevate dall’ufficio ambiente delle note per gravi inadempimenti ad una delle società e la struttura sta valutando le giustificazioni prima di procedere con le eventuali sanzioni – spiega l’ingegnere Vinci - dunque stiamo continuando a liquidare le ditte anche perché se noi blocchiamo i pagamenti i lavoratori della ditte non verranno pagati». Per ora l’amministrazione comunale ha pensato di avviare una proposta ad una associazione eco zoofila regionale per controllare l’azienda e i cittadini ed incentivare i controlli sulle eventuali inadempienze di entrambe le parti.
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