Tra le tante vertenze finora inascoltate la grave situazione del consorzio di Bonifica di Oristano e del costo dell’ acqua irrigua. Presidente Murru: il rischio di un tracollo per gli agricoltori e allevatori oristanesi è reale
ORISTANO - La mobilitazione continua. «Non faremo passi indietro, vogliamo fatti concreti altrimenti siamo pronti a scendere nuovamente in piazza. E lo faremo con iniziative molto più pesanti». La Federazione Coldiretti di Oristano, all’indomani della manifestazione che ha portato in piazza 5mila pastori, agricoltori e pescatori, arrivati da tutte le parti della Sardegna, accompagnati da oltre 150 sindaci, non abbassa la guardia e mantiene lo stato di agitazione [
LEGGI]. La Federazione Coldiretti di Oristano, che ha dato un contributo rilevante in termini numerici, con oltre 1100 aziende scese in piazza a Cagliari, tra pescatori, allevatori e agricoltori, rivendica maggiore attenzione per tutto il mondo agricolo e zootecnico, interamente presente e rappresentato in Provincia. Preoccupa la mancanza di risposte da parte della Regione.
Risposte arrivate solo dal ministro Martina, riguardo alla celerità nella erogazione dei premi comunitari, mentre la Regione continua a tentennare e a tacere su tutte le altre vertenze presentate da Coldiretti nella piattaforma rivendicativa consegnata alla commissione regionale attività produttive. Tra le tante vertenze finora inascoltate la grave situazione del consorzio di Bonifica di Oristano e del costo dell’ acqua irrigua. Sono state emesse bollette per 4 milioni e 365 mila euro a conguaglio di acqua già pagata, e anche molto cara, negli anni 2006, 2007 e 2008 – afferma il direttore Coldiretti Oristano Giuseppe Casu - con il concreto rischio della emissione di ulteriori 11 milioni di euro di bollette . Una situazione che porterà un aumento dei costi dell’ acqua nei campi oristanesi del 170%.
Con questa prospettiva e situazione il rischio di un tracollo per gli agricoltori e allevatori oristanesi è reale – afferma il presidente Coldiretti Oristano Giovanni Murru -. Sarà la mazzata definitiva per di comparti produttivi vitali per la economia oristanese e già in forte difficoltà causa le attività speculative e le attuali tante variabili negative di mercato. Per il presidente Giovanni Murru e il direttore Giuseppe Casu «un simile aumento dei costi per l’ utenza irrigua è assolutamente insostenibile». «Occorre che la politica – sostengono - si faccia carico della problematica prevedendo già in finanziaria un intervento atto alla risoluzione della vertenza; inoltre, è necessario lavorare alla definizione di costi certi e sostenibili dell’ acqua che consentano alle aziende di programmare lavori e campagne irrigue. Se non arriveranno risposte – concludono Casu e Murru – siamo pronti per azioni più incisive ed eclatanti».