Red
2 marzo 2017
Enti locali: Erriu e Paci al Cal
«La Giunta è dalla parte dei Comuni con risorse e azioni politiche», hanno dichiarato i due assessori regionali, durante la seduta congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio delle autonomie locali

CAGLIARI - Rivendicazione delle entrate a favore degli enti di area vasta della Sardegna; attuazione della legge di riordino degli enti locali; Fondo unico per le Province ed i Comuni sardi; attuazione dell'Agenda digitale per combattere lo spopolamento; sicurezza e legalità nei territori. Sono i punti toccati dall'assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu durante la seduta congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio delle Autonomie locali, che si è tenuta questo pomeriggio (giovedì) nell'Aula di Via Roma, a Cagliari, alla quale hanno partecipato anche il presidente Francesco Pigliaru e l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, che ha ricordato gli obiettivi già centrati e quelli da raggiungere in tema di finanza pubblica.
«Dopo aver ottenuto il superamento del patto di stabilità che tanti problemi creava, perché di fatto bloccava la spesa, stiamo lavorando con il Governo per portare la finanza locale in capo alla Regione, per dare piena autonomia al sistema Sardegna, obiettivo condiviso anche con il Cal - ha dichiarato Paci - La Regione garantisce tante risorse agli enti locali, quelle stanziate con il fondo unico che non abbiamo mai ridotto, ma anche tutte le altre che vengono gestite direttamente dai Comuni. Certo servono più soldi. E per questo dobbiamo fare una battaglia comune sugli accantonamenti: sono troppi, 684milioni sono una cifra enorme per la Sardegna, al tavolo romano stiamo chiedendo con forza che vengano nettamente diminuiti. Poi c'è la programmazione territoriale, che ormai copre tutta la Sardegna e favorisce collaborazione fra i territori e coesione tra aree costiere, urbane e interne: quando le Unioni dei Comuni si sono messe in gioco, hanno dato risposte adeguate. Consideriamo il Cal un organismo molto importante e dal ruolo strategico - ha concluso Paci - e le parole di collaborazione e cooperazione dette dai sindaci sono pienamente recepite dalla Giunta».
«Il sistema delle autonomie locali - ha rilanciato Erriu - subisce, per effetto della normativa statale che si è stratificata negli anni, una costante contrazione della spesa, in particolare di quella corrente per effetto delle leggi della spending review, che in alcuni casi si traduce nella difficoltà di garantire alcuni servizi fondamentali a favore di cittadini e imprese. Le regole del patto di stabilità interno – ha aggiunto - sono state oramai definitivamente superate e quel sistema è stato sostituito dalle nuove regole del pareggio di bilancio e della contabilità armonizzata, per le quali anche gli amministratori locali della Sardegna hanno sollevato perplessità ed evidenziato criticità e difficoltà applicative che spesso si traducono nella paralisi amministrativa. Le richieste dei sindaci, perfettamente condivisibili, sono tese a migliorare la capacità di spesa degli enti locali per migliorare le infrastrutture: scuole, strade, opere per la prevenzione del rischio idrogeologico. Nelle ultime settimane, grazie allo sforzo congiunto di tutti, è stato possibile riconoscere agli enti di area vasta della Sardegna un importante contributo che potrà essere utilizzato per garantire nel prossimo futuro gli equilibri di bilancio. La battaglia che è stata vinta dalla Sardegna ha un valore simbolico particolare perché ha consentito di avviare un percorso con il Governo per mettere in campo, come hanno già fatto altre Regioni a statuto speciale, la gestione a carico del bilancio regionale dell’intera finanza locale. Questa nuova sfida – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali - ci consentirà di contrattare con lo Stato nuove entrate, ad esempio sulla compartecipazione di alcuni tributi, per consentire alla Regione di gestire in modo autonomo l’intera finanza locale».
«Ci sono territori virtuosi - ha dichiarato Erriu - che attraverso l’aggregazione hanno presentato progetti di sviluppo territoriale particolarmente qualificanti che avranno un impatto socio-economico significativo su realtà complesse. I Comuni che non si sono ancora aggregati in una Unione sono cinque: di questi, quattro hanno comunicato formalmente di voler costituire l’Unione di Comuni del Monte Linas. Le Unioni ad oggi formalmente costituite ed operanti -ha chiarito l’esponente della Giunta- sono 43 e coprono l’intero territorio regionale. Nel 2016, la Regione ha stanziato ed erogato un finanziamento a favore delle gestioni associate per 23milioni di euro».
«Per il 2016 – ha aggiunto Erriu - è stato pagato a favore dei Comuni oltre l’80percento dell’intero fondo, per un ammontare di oltre 405milioni di euro, mentre per le Province è stato erogato l’intero ammontare per complessivi 51milioni. Ad oggi sono stati pagati tutti i residui degli anni precedenti relativi al fondo unico e nei prossimi giorni sarà liquidata l’ultima quota del 2016. Sono state erogate - ha rimarcato l’assessore degli Enti locali - risorse a favore del sistema delle autonomie locali per quasi 800milioni di euro. La puntualità nei pagamenti del Fondo unico rappresenta un importante risultato che consente ai Comuni di gestire e operare con chiarezza ed efficienza nelle programmazione delle risorse regionali e nella loro gestione».
«La Sardegna, prima in Italia, ha concretamente avviato i lavori per lo sviluppo della banda ultralarga nelle aree rurali. Il piano - ha spiegato l’assessore - è finalizzato alla realizzazione di una infrastruttura pubblica, di proprietà della Regione, necessaria per garantire servizi di connettività a banda ultralarga. Portare intelligenza e tecnologia digitale nelle aree svantaggiate è una delle azioni che devono essere perseguite dalla Regione nelle zone dove si rischia lo spopolamento ed è la condizione base per creare lavoro e trattenere i giovani nel territorio. Le risorse impiegate ammontano a circa 300milioni di euro. I comuni coinvolti sono 313, per complessivi 507mila abitanti».
«Il 2016 si è concluso con un bilancio negativo nei confronti degli amministratori degli enti locali che subiscono atti intimidatori di ogni genere. Anche nei primi mesi del 2017 - ha detto Erriu - abbiamo registrato alcuni gravi episodi intimidatori nei confronti di amministrazioni locali. Per tentare di arginare questa piaga della società sarda che mina nel profondo il funzionamento delle istituzioni locali e tutto il sistema delle autonomie locali, il 22 febbraio scorso la Regione Sardegna e l’Anci hanno stipulato con le prefetture della Sardegna un atto aggiuntivo al protocollo sulla sicurezza e legalità che mira ad incrementare il controllo del territorio con il coinvolgimento delle Polizie locali, anche mediante il ricorso a sistemi tecnologici di vigilanza. Le risorse messe in campo dalla Regione - ha concluso l’assessore - sono pari a 7milioni e 150mila euro, 80 i Comuni, 6 le Unioni di Comuni».
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