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Antonio Sini 3 dicembre 2003
Libri di testo, gli studenti se li sceglieranno in autonomia
A.N, su iniziativa del deputato Alberto Arrighi, presenta una proposta di legge nazionale per liberalizzare i libri di testo e dire “basta con l’egemonia culturale della sinistra”
Libri di testo, gli studenti se li sceglieranno in autonomia

Bisogna “liberalizzare i libri di testo”, Alleanza Nazionale propone una battaglia che sta a cuore alla destra italiana, ovvero quello che interessa migliaia di studenti e i loro testi usati nel loro percorso scolastico. La scuola italiana sarebbe caratterizzata da un monopolio di poche case editrici per una storica egemonia culturale della sinistra. A.N. vorrebbe una più concreta attuazione dei principi della costituzione che prevedono che “l´arte e la scienza sono libere e libero ne è l´insegnamento”. A.N, su iniziativa del deputato Alberto Arrighi, presenta una proposta di legge nazionale, che è destinata a rivoluzionare le consuetudini di tutti gli studenti della scuola italiana.
Se la proposta di legge passasse, dal prossimo anno avremmo la sperimentazione che consentirebbe agli alunni di scegliersi in autonomia i libri di testo. Che si tratti di una specie di revisionismo dal basso o invece di una grande conquista di civiltà dipende, naturalmente, dai punti di vista sostiene il deputato Alberto Arrighi, che prospetta due aspetti fondamentali della riforma: il primo è quello di abbattere i costi veramente onerosi per le famiglie italiane derivanti da una situazione di monopolio presente nel campo dell’editoria , “Logica di mercato vuole, sostiene Arrighi, che nel momento in cui si elimina la condizione di monopolio si arrivi anche ad un abbassamento dei costi”. Il secondo obiettivo, “pallino” per la nuova scuola voluta dal centro destra è quella del pluralismo: “Siamo stanchi, ha proseguito Arrighi, di vedere negate, nei libri che circolano nelle scuole, alcune verità storiche. Non vogliamo che all´egemonia di sinistra si sostituisca un´egemonia di destra ma piuttosto l´egemonia del pluralismo. La presenza di diversi punti di vista arricchirebbe il senso critico dei ragazzi in classe, si eliminerebbero i capitoli da studiare a casa, il docente diventerebbe una figura di rilievo nello svolgimento delle lezioni. Se la proposta Arrighi fosse approvata, si procederà alla costituzione di un registro nazionale dei libri di testo, da adottare. A selezionare questi sarebbero chiamati uomini di cultura, insegnanti, genitori, tutti insieme comporrebbero una commissione, garante della validità del prodotto-testo.
Ecco trovato il toccasana per risolvere gli annosi problemi della scuola italiana, che dire allora degli insegnanti poco gratificati, degli edifici fatiscenti, della tecnologia …all’alba, precariato “storico” alle soglie della pensione, scuola-azienda che non funziona . Queste non sono problematiche di sinistra o di destra, sono realtà che nessuno vuol “cavalcare” perché troppo scottanti, forse anche…portano pochi voti.
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