Red
10 aprile 2017
Tempio-Nuchis: droga durante il concerto
Sabato, la casa di reclusione gallurese ha ospitato un coro Gospel. Ma, durante l´ingresso, un´unita cinofila ha segnalato una 30enne ugandese, residente ad Olbia che, nelle parti intime, aveva una canna di hashish

TEMPIO PAUSANIA – Sabato, su disposizione del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, le unità Cinofili del Distaccamento antidroga di Nuoro Badu e Carros si sono recate nella casa di reclusione di Tempio Pausania, a Nuchis. Il servizio comandato dal Prap prevedeva un’operazione mirata al controllo dei familiari dei detenuti ed altre persone che accedevano in Istituto. Questo, perchè era in programma un’esibizione del Coro Gospel di Tempio Pausania, esibizione alla quale son stati coinvolti anche alcuni detenuti.
Durante l'ingresso del coro in Istituto, diretto verso il teatro nel quale dovevano prendere posizione, un'unità cinofila (il Rottweiler Jedro), ha segnalato una30enne ugandese, residente a Olbia. La donna è stata subito invitata a seguire l’agente femminile di Polizia penitenziaria per essere sottoposta ad ispezione personale. Nell’effettuazione della perquisizione si trovava, nelle parti intime, una sigaretta artigianale (“canna”) pronta all'uso. Dalle analisi, risultava essere positiva alla sostanza stupefacente del tipo l'hashish. Tutta l'attività è stata coordinata dal comandante di Reparto commissario Mariaelena Mariotti, attività nella quale il personale di Polizia penitenziaria in servizio ha operato in modo altamente professionale. Ai controlli, ha partecipato anche il Pastore belga malinois Badiane.
«Che dire, complimenti alla Polizia penitenziaria. i nostri conduttori cinofili antidroga ed i “colleghi” a quattro zampe stanno ottenendo dei risultati importanti. nulla sfugge al fiuto di questi cani. La donna che aveva addosso la droga – dichiara il segretario aggiunto Giovanni Villa - dovrà spiegare alle autorità competenti se la stessa era destinata a qualcuno recluso nel carcere gallurese o altro. certo che avendola nascosta nelle parti intime fa sospettare che volesse proprio passarla a qualche detenuto. questo testimonia che tutte le attività all’interno degli istituti penitenziari possono essere monitorate in qualsiasi momento ed oggetto di controllo dei nostri cinofili antidroga. l’esito dell’operazione odierna mi auguro serva come deterrente».
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