Red
4 luglio 2017
Sardegna-Tunisia: progetto al via
Presentato ieri il progetto di cooperazione che coinvolge il territorio di Jendouba ed il Sulcis-Iglesiente. A breve, primo bando programma Eni Cbc bacino mediterraneo

CAGLIARI - Entra nel vivo il progetto “Partenariati di cooperazione decentrata in materia di sviluppo locale innovativo basato sull’economia sociale e solidale in Tunisia”, che coinvolge la Regione autonoma della Sardegna ed il Governatorato di Jendouba e rappresenta una tappa degli accordi di partenariato promossi dalle regioni italiane coordinate dalla Sardegna e guidate, lo scorso anno, dal presidente Francesco Pigliaru nella missione in Tunisia. Una delegazione tunisina, guidata dal segretario generale del Governatorato Tarek Ghodhbani, e costituita da rappresentanti di istituzioni, enti ed associazioni di categoria, è impegnata, fino a domenica 9 luglio, in una serie di incontri istituzionali e visite in diverse aziende sarde, che operano principalmente nel settore agricolo e nell’ambito dell’agroalimentare, per un proficuo trasferimento di esperienze e buone pratiche.
Ieri (lunedì), a Cagliari, l'avvio ufficiale da parte della Presidenza della Regione, rappresentata dal capo di gabinetto Gianluca Serra, dei lavori della missione della delegazione tunisina. I contenuti e le finalità dell’iniziativa sono stati illustrati oggi dall’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, con Ghodhbani, Emilio Gariazzo (sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio per le attività universitarie del Sulcis Iglesiente), Salvatore Cherchi (coordinatore del Piano Sulcis), Giovanna Medde (direttore del Servizio rapporti internazionali e con l’Unione europea, nazionali e regionali della Direzione generale della Presidenza) ed Anna Catte (direttore dell'Autorità di gestione del Programma Eni Cbc Med 20142020), che si è soffermata sull’imminente avvio del primo bando.
«Il progetto di cooperazione tra la Regione e il Governatorato di Jendouba - ha spiegato Spanu - è da inquadrare nella strategia del presidente Pigliaru e della Giunta di dialogo e apertura verso la sponda nord dell’Africa e verso l’Africa subsahariana. Vogliamo essere un’isola aperta al confronto e alle relazioni che possono portare vantaggi reciproci. Per affrontare i cambiamenti epocali che stanno caratterizzando il continente africano e porre un argine al fenomeno delle migrazioni è fondamentale intensificare i rapporti che generano positive ricadute nei territori». «Attraverso questi progetti - ha dichiarato Tarek Ghodhbani - vogliamo trarre utili insegnamenti dalle vostre esperienze imprenditoriali. Il dialogo e il confronto sono indispensabili per il nostro sviluppo». L’obiettivo del progetto, che si basa sul principio della reciprocità, è quello di contribuire a migliorare la qualità dello sviluppo nel territorio di Jendouba con una particolare attenzione all’economia sociale e solidale. Nel contempo, l’intervento mira a valorizzare nel Sulcis-Iglesiente le nuove ed innovative forme di crescita economica. L’attuazione delle attività, che si svolgono in Tunisia ed in Sardegna, è affidata al Consorzio Ausi che si avvale della collaborazione della Kip international school. Il progetto ha una durata di dodici mesi ed è stato finanziato dal Ministero degli Affari esteri insieme alla Regione e al Consorzio Ausi. Le risorse disponibili ammontano a 440mila euro.
«Nei prossimi giorni - ha annunciato Catte - la Regione lancerà il primo bando del programma Eni Cbc Bacino del Mediterraneo 2014-2020 per il finanziamento di progetti di cooperazione del valore di 84,6milioni di euro». Tra le tematiche messe a bando, le sfide legate alla crescita economica dei territori attraverso lo sviluppo delle piccole e medie imprese, al ruolo propulsivo dell'innovazione e ricerca, all'inclusione sociale ed alla lotta alla povertà e, infine, alla protezione dell'ambiente e al contrasto ai cambiamenti climatici. All'interno della componente transfrontaliera della Politica europea di vicinato (“European neighbourhood instrument”), il Programma Eni Cbc “Bacino del Mediterraneo” costituisce la più importante iniziativa di cooperazione in termini di paesi coinvolti e di risorse disponibili: sono presenti tredici Paesi di cui sette europei (Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna) e sei della sponda sud del Mediterraneo (Egitto, Giordania, Israele, Libano, Palestina e Tunisia), con un budget di oltre 209milioni di euro. Il Programma è stato adottato dalla Commissione europea il 17 dicembre 2015 e si pone l'obiettivo di incoraggiare uno sviluppo congiunto ed integrato tra le due sponde del Mediterraneo.
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