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Red 6 luglio 2017
Venerdì, inaugurazione del geosito a Masullas
Domani, il Comune oristanese amplia il suo patrimonio geominerario. Prevista l´inaugurazione del monumento naturale “Pillow lava-Su carongiu de Fanari”, un unicum su scala mondiale data la quasi unicità dell’elemento nel suo genere
Venerdì, inaugurazione del geosito a Masullas

MASULLAS - «È istituito Monumento Naturale, ai sensi della Lr31/89, il bene denominato “Su Carongiu de Fanari” ubicato nel Comune di Masullas, costituito da un mega pillow lava», si legge così nel Decreto n.23 dell’8/06/2012 emanato dalla Regione Sardegna. Il “Mega pillow” di Su Carongiu de Fanari, localizzato in agro del comune di Masullas, deve questo nome particolare alle sue origini geologiche. La “Lava a pillow” (pillow=cuscino) si forma da eruzioni sottomarine, producendo colate di lava composte da blocchi che ricordano dei cuscini. L’eruzione sottomarina che ha portato alla formazione di questo Mega pillow è avvenuta circa 20milioni di anni fa. Siamo di fronte ad un cuscino di lava lungo 12metri per 8 di altezza (da cui il termine “mega”) che lo rendono tra i più grandi al mondo e che per via di tutte queste peculiarità è stato riconosciuto come monumento naturale della Sardegna.

Domani, venerdì 7 luglio, a Masullas, si inaugura il monumento naturale localizzato in agro del territorio comunale. La conferenza pubblica di presentazione si terrà alle ore 17.30, nell’aula consiliare del Municipio, alla presenza dell’assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente Donatella Spano. L’appuntamento proseguirà alle 19, con il trasferimento nel sito di Su Carongiu de Fanari, con un bus navetta, per l’inaugurazione del sito naturalistico. Un’intera giornata dedicata ai tesori del territorio. Infatti, nel corso della mattinata, per gli interessati, sarà possibile visitare il GeoMuseo Monte Arci, il Parco dell'Ossidiana di Conca 'e Cannas, il geosito de Sa perda sperrada e la grotta de Su stabi mannu (per ulteriori informazioni e prenotazioni, si può inviare una e-mail all'indirizzo web info@geomuseomontearci.it o telefonando ai numeri 0783/991122, 389/1777100 o 0783/996017).

Lo sviluppo del territorio non può prescindere dalla conoscenza dei beni caratteristici che contribuiscono a dare valore al paesaggio. Individuare e tutelare siti di alto valore scientifico significa garantire la fruibilità del bene naturalistico non solo alla comunità accademica, ma anche, e soprattutto, all’intera collettività. Sulla scia di questi interventi, il Comune di Masullas, il cui territorio ricade all’interno del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna e del Parco naturale regionale del Monte Arci, ha lavorato per restituire alla comunità l’accesso al geosito di Su Carongiu de Fanari. Un bene che si inserisce all’interno di un territorio già famoso per i suoi tesori, tra cui si ricorda “Sa Perda Sparrada” (proiettile di lava), di forma sferica con spaccature verticali, originato da attività vulcanica esplosiva, ed il menhir naturale di Sa Perda Sposa, legata ad antiche leggende del territorio. Pietre che raccontano la storia della Sardegna: nella ricca proposta di Masullas, infatti, si trova anche il giacimento di ossidana (in località Conca ‘e Cannas esiste il più grande giacimento di tutto il Mediterraneo) fino ai rari e preziosi minerali conservati nel GeoMuseo MonteArci (museo riconosciuto ufficialmente dalla Regione autonoma della Sardegna) dedicato, appunto, al Monte Arci, ai suoi minerali ed alle sue rocce in cui è scritta la sua storia geologica.

L’idea progettuale del recupero, tutela e valorizzazione del sito geologico “Pillow lava-Su carongiu de Fanari” di Masullas rientra in un programma più ampio, avviato una decina di anni fa dall’Amministrazione comunale, che ha come obiettivo lo svolgimento a livello locale delle medesime azioni sull’intero patrimonio culturale, inteso come l’insieme di beni che per particolare rilievo storico, culturale ed estetico sono di interesse pubblico e costituiscono la ricchezza di un luogo e della relativa popolazione. «L’intervento si fonda su di un processo di comunicazione e interpretazione che deve portare il fruitore a guardare con occhi diversi ciò che lo circonda; d'altra parte una montagna o un masso, diventano un monumento della natura solo nel momento in cui gli attribuiamo un valore che riconosciamo tutti come tale - spiega il sindaco di Masullas Mansueto Siuni - Da qui l'idea che un progetto di valorizzazione di geositi debba essere concepito come il dipanarsi di un racconto; che offra, in altre parole, al visitatore nuovi percorsi di conoscenza e di scoperta che lo portino a condividere il valore e la sostanza di un territorio». Un ruolo fondamentale nell'operazione di recupero del sito geologico "Su carongiu de Fanari" di Masullas va attribuito all’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente che, dopo attenta valutazione degli elementi geologici e naturalistici, con proprio Decreto n.23 del 08/06/2012 ha riconosciuto il sito quale monumento geologico naturale e ne ha sostenuto finanziariamente gli oneri.

In occasione dell'inaugurazione del monumento naturale di Masullas, verrà presentata l'importante pubblicazione “Monumenti naturali geologici della Sardegna”, che contiene la storia e le immagini dei venti siti geologici riconosciuti monumenti naturali dalla Regione Sardegna. La pubblicazione di questo opuscolo si deve al Consorzio del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna, che ha sempre dimostrato attenzione e sensibilità verso tutte le iniziative che hanno come obiettivo la salvaguardia del patrimonio geologico, ritenuta essenziale per le attività di formazione ed educazione, per la dimostrazione pratica dei principi della geologia e per illustrare i processi di evoluzione del paesaggio. «La speranza – conclude il primo cittadino - è che la conoscenza e la fruizione di tutti i siti geologici della Sardegna riconosciuti come monumento naturale, siano di supporto alle politiche di crescita e sviluppo della nostra Isola e possano aiutarci a ritrovare un più giusto rapporto col mondo naturale in cui viviamo».



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