Red
7 luglio 2017
Libri: Albatros presenta Giuseppe Manca
La casa editrice romana “Gruppo Albatros il Filo” ha presentato “La passione dell´apostolo-Storia di un complotto”, l´ultima opera scritta dell´autore algherese

ALGHERO – La casa editrice romana “Gruppo Albatros il Filo” ha presentato “La passione dell'apostolo-Storia di un complotto”, l'ultimo libro dello scrittore algherese Giuseppe Manca. Un romanzo perfettamente orchestrato, scandaloso, pieno di pathos e di indizi da interpretare. Un giallo che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all'ultimo colpo di scena, in un altalenante gioco di emozioni, che spaziano dalla suspance allo sbigottimento. Un nuovo caso letterario, sulla scia del Codice Da Vinci, una scottante meditazione sull'opera occultatrice della Chiesa e la violenza che può scatenarsi quando ad essere minacciate sono le piccole e grandi sicurezze su cui l'umanità fonda il proprio Credo. A torto o a ragione.
Dopo anni di instancabili ricerche, nel 1978 l'archeologo Luigi Tabanelli ritrova nelle terre d'Egitto il Vangelo di Giuda, un apocrifo considerato eretico dalla Chiesa cattolica fin dalla sua nascita per le conversazioni contenute tra il Cristo e l'apostolo Giuda. E' una scoperta tanto esaltante, quanto pericolosa, che ha il potere di stravolgere le fondamenta stesse del Cristianesimo e che l'archeologo decide di proteggere a costo della propria vita. Conteso dalla Massoneria nella persona di Jacob Miller, maestro venerabile e presidente del Dipartimento di Archeologia di Charlotte (South Carolina) e dalla Santa Sede, il Vangelo fa dell'archeologo un perseguitato. Costretto ad abbandonare la sua famiglia, dopo essere stato deportato nei sotterranei del Vaticano e torturato, Tabanelli riesce a scappare e si nasconde in un'abbazia. Non si hanno più tracce di lui e viene considerato scomparso. Dal 1978 al 2005, sia la Massoneria, sia i Servizi segreti vaticani pedinano il figlio William, ormai divenuto adulto, in attesa che il padre si metta in contatto con lui. A sua, volta, anche lui diventa archeologo affermato, specializzato sulla vita di Gesù Cristo ed assunto nello stesso Dipartimento per cui lavorava il padre, presieduto da Miller. L'arrivo di una lettera anonima innesca una catena di eventi precipitosi, che corrono come una fiamma lungo al miccia, forieri di un finale straordinario ed esplosivo.
Giuseppe Manca è nato nel 1972 ad Alghero. Ha debuttato in campo letterario nel 2003, con il romanzo “La sottile verità” (finalista al Premio nazionale Grazia Deledda 2005) e da allora si è dedicato per passione alla narrativa. Dopo aver concluso gli studi d'arte, ha ottenuto la laurea in Counseling psychology. Successivamente, si laurea in Scienze della formazione ed in Psicologia clinica, oltre ad un Master di primo livello in Gestione e amministrazione delle risorse umane. Tra i suoi scritti ricordiamo anche “La gabbia che non ho voluto” e “L'urlo in mare aperto”.
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