Red
12 luglio 2017
Al via nel week-end i concerti di Rete Sinis
Venerdì e sabato, i concerti sulla spiaggia di Is Arutas. Sabato, Alessandro Mannarino al Parco dei suoni di Riola Sardo. Domenica, a Tharros, Maria Gadù, la star della musica brasiliana

RIOLA SARDO - Mancano pochi giorni al tuffo nella musica e nel divertimento organizzato da Rete Sinis, cartellone con oltre venti concerti ed appuntamenti di livello internazionale, in scena da venerdì 14 luglio a sabato 19 agosto in alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Isola: dall'Anfiteatro di Tharros a Cabras, al Parco dei suoni di Riola Sardo, alle spiagge ed alle piazze dell’Oristanese.
Il via è previsto venerdì 14, nella spiaggia di Is Arutas, a Cabras, con un concerto ad ingresso libero a partire dalle ore 18.30. Nella preziosa cornice della spiaggia dai bianchi granelli di quarzo, al calar del sole, risuoneranno le note dei British Invasion (Roberto Deidda, chitarra elettrica e voce; Vittorio Pitzalis, voce e chitarra; Mauro Mulas, Hammond e tastiere; Marcello Mameli, batteria; Roberto Loi, basso), cinque grandi musicisti ed un ampio repertorio che ha fatto la storia del British Rock Anni Sessanta. The British Invasion fu un fenomeno musicale verificatosi a metà degli Anni Sessanta, quando musica rock e pop provenienti dal Regno Unito, diventarono popolari negli Stati Uniti. Gruppi come i Procol Harum, The Dave Clark Five, The Kinks, Rolling Stones, Hermits di Herman, The Animals e gli Who furono in prima linea a navigare in quella spumeggiante onda britannica. In occasione del concerto è prevista anche una degustazione di cozze Niedditas e vino Nieddera al costo di 12euro.
La lunga notte di sabato 15, inizia sempre alle 18.30, con un concerto sulla spiaggia di Is Arutas. In scena, questa volta, la band degli Italian Mood Project, gruppo musicale che, a detta degli stessi musicisti, nasce dalla passione per lo swing che infiammò i palcoscenici dagli Anni Trenta agli Anni Sessanta. La formazione, che si sviluppa dal duo fino al sestetto, vede come membri fondatori David Costantino (voce e percussioni), Daniele Carboni ed Ignazio Puddu (alle chitarre), Andrea Lai o Matteo Marongiu (al contrabbasso), Carlo Marongiu o Alessandro Marras o Andrea Desogus (batteria e snarebox), Remigio Pili e Mattia Cuccu alla fisarmonica. Anche per questo appuntamento è prevista una degustazione di cozze e Nieddera, con consumazione obbligatoria (12euro).
Sempre sabato, ma alle ore 21 (l’apertura dei cancelli è prevista a partire dalle 19.30), l’onore di inaugurare la stagione al Parco dei suoni di Riola Sardo, splendida struttura nata dal recupero di antiche cave di pietra arenaria in grado di ospitare fino a 5mila spettatori, toccherà ad Alessandro Mannarino, con il suo “Apriti cielo Tour”. La nuova produzione del cantautore romano, recentemente definito il “Caravaggio della musica”, da il titolo al quarto album dell’artista, uscito il 13 gennaio ed anticipato dai singoli “Apriti Cielo” ed “Arca di Noè”. Il disco, che mescola musica brasiliana al blues ed al folk romanesco, ha debuttato al primo posto della classifica Fimi degli album più venduti e su Spotify ha già superato i 3milioni di streaming.
E, direttamente da San Paolo, arriva Maria Gadù, l’artista brasiliana che domenica 16, alle ore 21, inaugurerà l’Anfiteatro di Tharros, seconda strepitosa location di Rete Sinis, con mille posti a sedere e posizionata su un’importantissima area archeologica di origini fenicio-puniche. Amatissima da una star della musica popolare brasiliana come Milton Nascimento e da un grandissimo artista come Caetano Veloso, con cui ha diviso il palcoscenico e realizzato nel 2011 un disco ed un dvd (Multishow Ao Vivo), Maria Gadù torna in Sardegna dopo il concerto andato in scena nel 2014 al Teatro Massimo di Cagliari, in occasione della 33esima edizione del Festival Jazz in Sardegna. Letteralmente esplosa nel 2009 con il singolo “Shimbalaye”, Mayra Correa Aygadoux, in arte Gadù, mastica musica fin da piccolissima. Infatti, il brano che l’ha consacrata una star sui palcoscenici di tutto il mondo, è stato scritto dalla cantautrice a soli dieci anni.
Nella foto (di Magliocchetti): Alesssandro Mannarino
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