Mariangela Pala
29 luglio 2017
Porto Torres, minacce alla ex e brucia 4 auto: arrestato stalker
Giuseppe Garofalo, operaio di 32 anni, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Porto Torres.Insieme all´uomo, accusato di atti persecutori e danneggiamento per incendio auto, è indagata un´altra persona

PORTO TORRES - Perseguitava la sua ex da quasi due anni compiendo anche atti incendiari. Giuseppe Garofalo, operaio di 32 anni, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Porto Torres, che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal Gip di Sassari, Carmela Rita Serra, su richiesta del sostituto procuratore Maria Paola Asara. Insieme all'uomo, accusato di atti persecutori e danneggiamento per incendio auto, è indagata un'altra persona, destinataria di nessuna misura restrittiva, ritenuta responsabile in concorso con lo stalker.
L’uomo infatti non si è accontentato di perseguitare la donna ma con l’aiuto di un complice ha incendiato la sua auto e altre tre macchine di proprietà della famiglia di una delle testimoni dei maltrattamenti della vittima. L’indagine, condotta dalla Stazione carabinieri di Porto Torres e supportata dalla dipendente Aliquota Operativa ed iniziata nel settembre del 2016, ha consentito di accertare che da agosto 2015 a maggio 2017 Garofalo ha perpetrato nei confronti della ex compagna una serie di condotte persecutorie e vessatorie tali da ingenerare nella malcapitata perduranti stati di paura ed indurla a modificare le abitudini di vita sebbene fosse già stato, durante lo stesso periodo, destinatario del divieto di avvicinamento ed in seguito di arresti domiciliari per stalking.
Lo stesso Garofalo, unitamente ad un altro indagato, ha organizzato e messo in pratica, come strumento di ritorsione, l’incendio delle autovetture in uso oltre che alla ex compagna, anche alla famiglia di una delle testimoni delle vicende di maltrattamenti, per un totale di 4 autovetture date alle fiamme a Porto Torres da settembre 2016 a maggio 2017. Il lavoro svolto dai Carabinieri di Porto Torres ha permesso di ricostruire e documentare i passaggi degli episodi incendiari commessi anche mediante l’acquisizione di immagini estrapolate da sistemi di video – sorveglianza.
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