Mariangela Pala
4 febbraio 2018
Ex bocciodromo: la bonifica costerà 15mila euro
Costerà 15mila euro alle casse comunali la bonifica dei locali dell’ex bocciodromo di via Falcone e Borsellino. Lo ha dichiarato il sindaco Sean Wheeler in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Davide Tellini che ha denunciato lo stato di grave incuria

PORTO TORRES - Costerà 15mila euro alle casse comunali la bonifica dei locali dell’ex bocciodromo di via Falcone e Borsellino. Lo ha dichiarato il sindaco Sean Wheeler in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Davide Tellini che ha denunciato lo stato di grave incuria e degrado «che mette in risalto la scarsa attenzione dell’amministrazione comunale verso lo stabile lasciato abbandonato dopo lo sgombero». La firma dell’ordinanza apposita da parte del sindaco- arrivata il 19 aprile dello scorso anno – ordinava agli occupanti del Centro sociale autogestito Pangea “di lasciare libero da persone o cose l’immobile riconoscendo 20 giorni dalla notifica dell’atto per la rimozione delle cose presenti”.
L’immobile del comune era stato occupato il 28 settembre del 2012. Dichiarato inagibile con un’ordinanza dirigenziale emessa poco dopo l’occupazione, la struttura non è stata mai sgomberata. A sollecitare la liberazione dei locali il consigliere Davide Tellini che aveva ricordato l’inottemperanza della ordinanza di inagibilità e la necessità di verificare che cosa si svolgesse esattamente presso la struttura di via Falcone e Borsellino. Ora si presenta l’ulteriore problema di bonificare un’area colma di rifiuti ingombranti abbandonati e di materiale di ogni genere che mostra un ambiente malsano e inaccessibile. Un locale che è parte degli immobili di proprietà dell’ente, da recuperare con fondi che verranno addebitati nel prossimo bilancio comunale, e censito dal nuovo funzionario tecnico, l’architetto Alberto Marrone incaricato di recente a predisporre un programma di valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Una cifra importante, sottratta ad altre emergenze, destinata alla bonifica prima di affidare la gestione dei locali tramite bando pubblico. «Una somma -15mila euro- che invece andrebbe addebitata a chi ha trasformato quell'immobile in un centro di degrado sociale – sottoline Davide Tellini - con la complicità, non tanto velata, di diversi esponenti di questa maggioranza. Il risultato è che la comunità cittadina dovrà rinunciare ad una cifra considerevole, magari da destinare ai servizi sociali per scopi assistenziali, per smaltire quell’enorme quantità di rifiuti».
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