Red
12 marzo 2018
Lavoro: Pigliaru a Bauladu
«Il 2018? L’anno migliore per assumere in Sardegna, soprattutto giovani e a tempo indeterminato». Lo ha detto sabato sera il presidente della Regione, ospite del festival “Ananti de sa Ziminera” per l’appuntamento dedicato al tema del lavoro

BAULADU - «Il 2018? L’anno migliore per assumere in Sardegna, soprattutto giovani e a tempo indeterminato. Mai come ora, grazie agli incentivi della Regione che si possono sommare a quelli del Governo, la situazione è stata tanto favorevole». Lo ha detto sabato sera a Bauladu il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, ospite del festival “Ananti de sa Ziminera” per l’appuntamento dedicato al tema del lavoro. Intervistato dal giornalista Pietro Marongiu, Pigliaru, confrontandosi con imprenditori e pubblico, si è soffermato sulle principali politiche portate avanti dalla Giunta per combattere la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Nel percorso illustrato dal governatore dell'Isola, al primo posto è stato il programma per l’occupazione LavoRas.
«Siamo la prima Regione a pensare, realizzare e finanziare un piano straordinario per il lavoro di tale portata. Con i cantieri comunali puntiamo a creare migliaia di posti di lavoro subito, perché è subito che servono, ma occupando le persone in progetti che abbiano effetti permanenti, che siano realmente utili per migliorare i servizi offerti alla comunità. Parallelamente, con un intervento più strutturale, abbiamo pensato alle imprese, perché sono le imprese a creare il lavoro», ha proseguito Francesco Pigliaru, ricordando gli incentivi per assumere nel 2018 che, sommati a quelli statali, arrivano in Sardegna a 12mila euro per il tempo indeterminato. «Per le aziende, dal punto di vista dell’appoggio pubblico, le migliori condizioni di sempre». Poi, il bando Talent Up, «un progetto ambizioso e del tutto originale per la formazione di giovani aspiranti imprenditori, ai quali chiediamo solo di avere una buona idea e conoscere l’inglese».
Infine, tra le altre politiche citate dal presidente regionale, il grande investimento sull’internazionalizzazione, «con cui la Regione accompagna le aziende sarde per favorirne l’ingresso nei mercati esteri, difficili ma per noi essenziali in alcuni settori, a partire dall’agroalimentare. I nostri prodotti di altissima qualità arrivano spesso da aziende molto piccole – ha evidenziato – che fanno difficoltà a farsi conoscere e cogliere le opportunità giuste. Per questo lavoriamo per spingerle a fare rete presentandole agli importatori insieme, in modo mirato e senza disperdere le energie». In conclusione, un passaggio sul Reddito di inclusione sociale, strumento importante per dare risposte immediate a chi si trova in condizioni di particolare difficoltà. «La promessa elettorale con cui altri hanno vinto, qui in Sardegna esiste da due anni - ha ricordato Pigliaru - Lo ha istituito la nostra Maggioranza, si chiama Reis e siamo stati la prima Regione d’Italia ad attuarlo».
Nella foto: un momento dell'incontro
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