Red
18 novembre 2018
Psa: abbattuti 181 capi in Ogliastra
Sono 181 i maiali abbattuti a pascolo brado illegale, di ignota proprietà, non registrati e quindi mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. L´annuncio è arrivato ieri dall´Unità di progetto per l´eradicazione della peste suina africana in Sardegna

NUORO - L’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna ha annunciato che venerdì, nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio del territorio contro la Psa, sono stati individuati e poi abbattuti nei territori dell’Ogliastra 181 maiali al pascolo brado illegale, di ignota proprietà, non registrati all’anagrafe suina e quindi mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. Nello specifico, 112 capi sono stati depopolati nelle campagne di Talana, in località Fundales, e 69 nelle campagne di Villagrande Strisaili, in località Sa Pedrarba.
Sotto il coordinamento dell’Udp ed in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, sono intervenute le squadre di veterinari ed ausiliari dell’Ats, i veterinari dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, gli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale ed il personale dell’Agenzia Forestas. Le attività di individuazione ed abbattimento dei suini bradi irregolari, iniziate ieri mattina e concluse nel tardo pomeriggio, si inseriscono nel più ampio piano di eradicazione portato avanti in questi ultimi anni dalla Giunta Pigliaru per liberare definitivamente la Sardegna dal pericoloso virus della Psa che, dal 1978, grava pesantemente su tutto il comparto suinicolo regionale impedendone lo sviluppo.
L’Udp, ancora una volta, si appella a quanti, a qualsiasi titolo, detengano suini non registrati ed allevati in modo illegale, a regolarizzare la propria posizione per non contribuire alla diffusione della Psa in Sardegna privando, in questo modo, le proprie comunità del diritto di allevare i maiali nel rispetto delle regole e di poterli trasformare in prodotti della tradizione. «È tempo che lo spirito dell’interesse collettivo torni a prevalere rispetto all’interesse di pochi: la crescita e lo sviluppo di una comunità sono dei processi che devono coinvolgere tutti e non lasciare indietro nessuno», dichiarano dall'Unità di progetto.
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