Red
7 dicembre 2018
Global compact: la Sardegna firma l´appello
La Sardegna promuove con altre Regioni, Comuni, università ed ong l´appello per il Global compact for migration. «Strumento essenziale per governare a livello mondiale fenomeno migratorio», sottolinea l´assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu

CAGLIARI - La Regione autonoma della Sardegna, con Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana ed Umbria, piccoli e grandi Comuni, università, organizzazioni non governative ed Autorità pubbliche per la tutela dei diritti dei minori, ha promosso un appello al Governo italiano affinché sottoscriva il “Global contact for migration”. «Il Global compact for migration – si legge nel documento – conviene all’Italia, perché può rafforzare le sue ragioni nelle relazioni e nelle negoziazioni con gli altri Paesi europei e facilitare le trattative nella definizione degli accordi con i Paesi di provenienza e di transito dei flussi migratori. Non è pensabile governare un processo globale come la migrazione senza strumenti effettivi per il dialogo e la concertazione di politiche globali. C’è un’altra Italia che vuole vedere il nostro Paese impegnato nel rafforzamento degli strumenti multilaterali, aperto al dialogo con altri Paesi in Europa, in Africa e in altri Continenti, desideroso di fare crescere l’integrazione tra comunità ospitanti e migranti nell’interesse di tutti, proiettato verso il futuro».
«Non sottoscrivere un documento come il Global compact for migration sarebbe molto grave - dichiara l’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu - Si tratta di un documento promosso dall’Onu per un governo mondiale dei fenomeni migratori, che è proprio la priorità già dichiarata dal Governo italiano. Ci vuole una presa di coscienza collettiva della società civile e delle Istituzioni ad ogni livello. Per questo, abbiamo deciso di promuovere l’appello a cui hanno sin qui aderito Regioni, Comuni e ong. Le tante adesioni sono la conferma che è molto sentita l’esigenza di gestire a livello globale un fenomeno complesso come quello delle migrazioni». «Le Regioni, gli Enti locali italiani e le associazioni che hanno sottoscritto l’appello – prosegue l’appello – dissentono dalla scelta dell’Esecutivo nazionale, che rende il nostro Paese più isolato e indebolisce la possibilità di concertare con altri Paesi la gestione condivisa delle migrazioni. Due mesi fa, all’Onu, l’Italia aveva dichiarato di voler sottoscrivere il patto, ma è notizia recente che invece il nostro Paese non sarà presente al vertice di Marrakech del 10 e 11 dicembre prossimi, nel quale il documento sarà ufficialmente adottato».
Il Global compact for migration è un accordo internazionale che affronta in forma regolamentata e coordinata le dinamiche che riguardano le migrazioni. Per l’adozione del documento, l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha promosso la convocazione del Summit intergovernativo che si terrà lunedì 10 e martedì 11 dicembre a Marrakech, in Marocco. A presiederlo sarà Amina Mohammed, segretaria generale delle Nazioni Unite per le migrazioni internazionali. Il documento è il risultato del lavoro di oltre 190 Paesi che si sono impegnati in questi ultimi due anni, dando vita ad un ampio confronto che ha portato al raggiungimento di un punto di equilibrio. I principi generali del Global compact for migration riguardano: la lotta alla xenofobia; la lotta allo sfruttamento; il contrasto del traffico di esseri umani; il potenziamento dei sistemi inclusivi e di integrazione; l’assistenza umanitaria; i programmi di sviluppo e il rispetto del diritto internazionale nelle procedure di frontiera.
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