M.T.
15 dicembre 2018
4 corsie, blitz con sorpresa Sfiorata la rissa nel presidio
Non siamo su “Scherzi a parte”, ma nella realtà politica di Alghero. Il Centrodestra algherese, con in testa Forza Italia, organizza all’improvviso l’irruzione nel presidio, ma scoppia il parapiglia. Ecco i fatti

ALGHERO - Sorpresa natalizia questa mattina (sabato) a Rudas, sede temporanea da diverse settimane di Giunta comunale e sindaco di Alghero, che rivendicano con forza la realizzazione dell’ultimo lotto della Sassari-Alghero a quattro corsie. In prosecuzione rispetto al precedente tracciato. Oltre alle bandiere di tutti i sindacati e associazioni di cittadini e lavoratori, mai fino ad oggi alcuni partiti di destra avevano preso parte alla rivendicazione.
Presidio spesso sguarnito negli ultimi giorni, anche perché la raccolta firme si è spostata da parecchio tempo nei quartieri urbani e nelle piazze. Questa mattina il fattaccio, che non mancherà di far sorridere e discutere. Fallisce il blitz organizzato in gran segreto dal Centrodestra algherese, con a capo proprio Forza Italia, che avrebbe voluto documentare il presunto abbandono del presidio. Giunti sulla quattro corsie con bandiere, megafoni e telecamere, la sorpresa che ha lascito i più impietriti creando il caos. Ad accogliere Nunzio Camerada, Tore Pintus, Mario Conoci, Michele Pais, Ferdinando Manconi (il nuovo delfino di Marco Tedde) e compagni, niente meno che il sindaco di Alghero in persona, Mario Bruno. Il resto è facilmente immaginabile: parole grosse e nervosismo alle stelle.
Pare infatti che Camerada, il più motivato della spedizione, abbia tentato di piazzare la bandiera berlusconiana con il tricolore dove non compaiono sigle di partito. Così da innescare un pauroso parapiglia con la reazione energica del sindaco. Ma non è tutto, anche il finale è da raccontare, perché oltremodo bizzarro. Mentre qualche attivista ha preferito evitare di farsi riprendere, l’arrivo dell’ex sindaco e consigliere regionale Tedde: vista la situazione però, avrebbe preferito ingranare la prima e accelerare, evitando perfino di scendere dall’auto e fermarsi. Benvenuti ad Alghero, questa è la campagna elettorale.
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