«Iniziative come queste, che coniugano cultura, tradizione ed enogastronomia, sono indispensabili per destagionalizzare il turismo», dichiara l´assessore regionale del Turismo, che ieri ha partecipato alla presentazione della manifestazione
NUORO - «Iniziative di questo genere, che coniugano cultura, tradizioni ed enogastronomia, sono indispensabili per destagionalizzare il turismo in Sardegna, non possiamo pensare di sostenerci solo col turismo balneare». Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, ieri (giovedì), durante la conferenza stampa di presentazione della 23esima edizione di “Autunno in Barbagia”
[LEGGI], manifestazione organizzata dalla Camera di commercio di Nuoro e dall’Azienda speciale dell’ente nuorese che, tra il 7 settembre ed il 15 dicembre, attraverserà trentadue Comuni barbaricini.
In ordine temporale, si tratta di Bitti, Oliena, Austis, Orani, Dorgali, Sarule, Tonara, Gavoi, Lula, Meana Sardo, Lollove, Onanì, Orgosolo, Belvì, Sorgono, Aritzo, Ottana, Desulo, Mamoiada, Nuoro, Tiana, Atzara, Olzai, Ovodda, Ollolai, Orotelli, Gadoni, Oniferi, Teti, Fonni, Ortueri ed Orune. Nell’ultimo edizione, la manifestazione ha visto la presenza di circa 500mila persone e ha coinvolto migliaia di aziende.
«Il valore culturale di questo evento consente di trasformarlo in un importante ritorno economico per i territori che lo ospitano – ha aggiunto Chessa – Dobbiamo far conoscere la Sardegna in tutto il mondo, fidelizzando il turista, anche grazie ad importanti azioni di comunicazione e di marketing, decisive per lo sviluppo dell’intera economia sarda. Dobbiamo fare sistema, unendo tutte le forze socioeconomiche isolane, perché solo così si potranno raggiungere grandi risultati».
Nella foto: l'assessore regionale Gianni Chessa