Red
20 agosto 2019
Furto sabbia: Tedde chiede sequestro mezzi
L´ex sindaco di Alghero interviene sulle quotidiane sottrazioni di sabbia dalle spiagge sarde da parte di turisti che, secondo una recentissima sentenza della Corte di cassazione, «integra il reato di furto aggravato e, come tale, deve essere trattato, con irrogazione delle pene previste e con il sequestro dei mezzi utilizzati per asportare la risorsa»

ALGHERO - «L'autorità giudiziaria punisca severamente gli autori di questi scempi ambientali, proceda penalmente e sequestri i mezzi usati per trasportare la sabbia trafugata». L'ex sindaco di Alghero Marco Tedde interviene sulla sottrazione di sabbia dalle spiagge sarde da parte di turisti, tema che, anche in questi giorni, occupa le prime pagine dei giornali.
«Secondo una recentissima sentenza della Corte di cassazione, salvo che si tratti di quantitativi irrilevanti. l'asportazione di sabbia dalle spiagge integra il reato di furto aggravato, con previsione di pene pesanti. Occorre applicare la norma penale. Ma anche quelle procedurali. che consentono in questi casi il sequestro dei mezzi utilizzati per trasportare la sabbia», sottolinea Tedde.
Secondo l'ex primo cittadino, provvedimenti quali il “daspo” o le “ganasce”, che oggi vengono proposti, seppur suggestivi prestano il fianco a pesanti censure in termini di potestà legislativa della Regione autonoma della Sardegna. «Non serve il pugno di ferro. E' sufficiente applicare rigorosamente la legge penale, alla quale deve seguire la costituzione di parte civile delle Istituzioni titolari della gestione e della conservazione dei beni ambientali interessate al risarcimento. Auspichiamo che questa depredazione delle nostre spiagge fatta dai nuovi barbari venga interrotta o quantomeno limitata con una applicazione puntuale e rigorosa delle norme del nostro ordinamento», conclude Marco Tedde.
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