Red
10 ottobre 2019
Iglesias: evasione per 600mila euro
Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, le Fiamme gialle della Tenenza di Iglesias hanno concluso un’attività di verifica nei confronti di un ente non commerciale operante nel Sulcis nel settore socio-assistenziale

IGLESIAS - Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, le Fiamme gialle della Tenenza di Iglesias hanno concluso un’attività di verifica nei confronti di un ente non commerciale operante nel Sulcis nel settore socio-assistenziale. Le indagini sono scattate dopo un controllo del territorio e successivi approfondimenti attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo.
L’azione dei finanzieri è stata orientata alla verifica del corretto inquadramento giuridico dell’ente e dei conseguenti adempimenti di natura contabile e tributaria da esso derivanti, atteso che è parso subito anomala la costituzione di un'associazione no profit per lo svolgimento di un’attività di tipo socio-assistenziale nei confronti di persone anziane. Dall’accesso nei locali dell’associazione,, le Fiamme gialle hanno riscontrato che l’attività assistenziale veniva svolta in modo organizzato ed “imprenditoriale”, costituendo una vera e propria attività commerciale: lo “schermo” dell’associazione senza scopo di lucro costituiva uno stratagemma per usufruire del regime fiscale agevolativo riservato agli enti no profit.
La successiva analisi documentale acquisita durante la verifica ha confermato la natura commerciale dell’attività effettivamente svolta: gli assistiti non erano soci, per di più completamente ignari degli scopi dell’associazione, i quali provvedevano a pagare le rette in relazione alle prestazioni assistenziali ricevute. Per di più, chiunque poteva liberamente accedere alle prestazioni della struttura, indipendentemente dal pagamento delle quote associative.
Una volta appurata la natura commerciale delle attività svolte dall’associazione, si è proceduta alla ricostruzione dei ricavi conseguiti e dei relativi costi sostenuti attraverso l’esame della documentazione contabile, extra-contabile e bancaria reperita durante le fasi ispettive. Le operazioni di controllo hanno permesso di appurare che il controllato, indicizzato quindi quale realtà commerciale a tutti gli effetti, per la sola annualità 2013, non ha presentato le dovute dichiarazioni fiscali ai fini delle imposte dirette e dell'Iva qualificandosi quale evasore totale, occultando ricavi per 603mila euro.
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