Concessione scaduta dal mese di settembre, guai all´orizzonte ad Alghero. «Delibera bizzarra per eludere, o peggio, contravvenire alle prescrizioni normative». Gavino Tanchis (PdS) non fa sconti sul Parco Tarragona: «inquietante pressapochismo». E chiede l´immediata revoca della delibera di giunta
ALGHERO - «Con la delibera n. 376/19 la Giunta targata Conoci sforna un altro atto in contrasto con le norme imperative e contro le legittime aspettative degli operatori economici. Il provvedimento assunto dall'esecutivo in data 18/12/19 è un condensato di insipienza e incapacità amministrativa, in quanto fornisce un indirizzo politico contrario alle norme che disciplinano la concessione degli immobili comunali, il cui affidamento deve obbligatoriamente transitare attraverso un bando a evidenza pubblica e dove la proroga rimane sempre relegata nel campo delle eccezioni». Nuova, pesante, bocciatura sull'operato dell'Amministrazione algherese sul
Parco Tarragona arriva a firma del segretario del Partito dei Sardi, Gavino Tanchis.
«Ebbene - sottolinea - malgrado la disciplina impressa nel codice dei contratti pubblici e nonostante i principi di libera concorrenza di matrice comunitaria recepiti dal nostro ordinamento, la Giunta, anziché fornire al dirigente del settore demanio il compito di predisporre la gara ad evidenza pubblica per una concessione abbondantemente scaduta, impartisce allo stesso dipendente pubblico il bizzarro compito di “individuare ipotesi che consentano il proseguo delle attività di pubblico interesse sui beni immobili nel parco denominato Tarragona”, ossia, fornisce incarico al dirigente affinché escogiti il modo di eludere, o peggio, contravvenire alle prescrizioni normative di cui al D.lgs 12/04/06 n. 163 che sanzionano con la nullità il rinnovo tacito dei contratti di concessione dei beni pubblici».
Per il Partito dei Sardi quella sul Parco Tarragona non è altro che «una aberrazione che mette ancora una volta a nudo l'incapacità del Sindaco di guidare l'esecutivo tra i binari della liceità e fa' emergere un inquietante pressapochismo da parte dei restanti componenti la giunta poco inclini alla disamina dei provvedimenti posti alla loro attenzione. Considerato, pertanto, la palese violazione delle sopracitate norme, si spera che la Giunta ponga rimedio revocando in autotutela l'illegittima delibera o, in difetto, che venga adito ex art. 127 del TUEL il Comitato Regionale di controllo per la verifica di legittimità» conclude Gavino Tanchis.