Red
8 gennaio 2020
Posidonia: i Progressisti bocciano la legge
«Bocciamo totalmente il provvedimento sulla gestione della posidonia spiaggiata». Così, i Progressisti in Consiglio regionale attaccano la Maggioranza sulla proposta di legge sulla gestione della posidonia e sulle modalità di discussione del testo che arriverà a breve in Aula

ALGHERO - «Bocciamo totalmente il provvedimento sulla gestione della posidonia spiaggiata». Così, i Progressisti in Consiglio regionale attaccano la Maggioranza sulla proposta di legge sulla gestione della posidonia e sulle modalità di discussione del testo che arriverà a breve in Aula. «Dopo un lungo periodo di pausa delle attività del Consiglio, sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti in Commissione. Il testo della legge è inaccettabile e dovrebbe essere ritirato. Sarebbe stato necessario che la Commissione presieduta dall'onorevole Talanas approfondisse maggiormente il tema attraverso ulteriori audizioni dei comitati scientifici. Invece, arriviamo a discutere il testo senza aver sentito il parere dell'Anci, dei Comuni costieri, e degli altri Enti pubblici competenti. Tutto questo, perché si preferisce che la posidonia sia rimossa dalle nostre spiagge il prima possibile e utilizzando mezzi meccanici, diversamente da quanto raccomandato da professionisti e studiosi che sottolineano, al contrario, quanto sia dannoso l’utilizzo di questi mezzi sui nostri litorali».
«Per senso di responsabilità – sottolineano gli onorevoli Maria Laura Orru ed Antonio Piu, rappresentanti dei Progressisti in Commissione Ambiente - abbiamo presentato una cinquantina di emendamenti nel tentativo di migliorare la proposta, ma riteniamo assurdo che chi governa la Sardegna continui a pensare che la posidonia debba essere considerata alla stregua di un rifiuto e non una presenza importante per gli ambienti costieri. Non è una novità, che l'attuale Maggioranza non abbia alcuna sensibilità rispetto alla tutela delle coste. E’ importante che chi ha un ruolo di governo comprenda che l'unicità e la ricchezza della Sardegna sono proprio il suo territorio e il suo patrimonio costiero, unico, irripetibile e non rinnovabile. Il nostro ambiente e il nostro paesaggio sono una enorme risorsa economica, oltre che ecologica. Chi oggi governa la Sardegna deve comprendere che uno dei cardini dovrebbe essere la tutela delle coste e dovrebbe vedere i vincoli e il rispetto del territorio non come blocco, ma come risorsa».
«Confidiamo – proseguono i Progressisti - che ci diano ascolto e cambino al più presto rotta. Vogliamo che la sostenibilità (declinata nei tre ambiti sociale, economico e ambientale) diventi il cardine dell'azione di governo e che vengano potenziate le risorse per il monitoraggio delle nostre coste, per gli enti di ricerca e i progetti ambientali, oltre che per sensibilizzare gli enti locali e i cittadini sull'importanza della posidonia per i nostri mari e per il contrasto ai fenomeni di erosione. Esistono degli importanti esempi nell'Isola, come i Comuni di Palau o quelli di Cagliari e Quartu, che hanno firmato un importante protocollo con l'Università di Cagliari per lo studio e il monitoraggio della spiaggia del Poetto, e che potrebbero essere assunti quali modelli virtuosi di gestione sostenibile del territorio».
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