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Cor 28 gennaio 2020
San Gavino firma per l'ospedale, Alghero all'asciutto
Affidati i lavori per la progettazione esecutiva e l´esecuzione dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino. La struttura aveva avviato il suo iter proprio con quella prevista per la città di Alghero, poi il nulla
San Gavino <i>firma</i> per l'ospedale, Alghero all'asciutto

SAN GAVINO - Per un territorio che può finalmente sorridere, ce n'è un altro, quello di Alghero, che rimane inspiegabilmente all'asciutto. Basta pensare che la nuova struttura che sorgerà a San Gavino era stata prevista, proprio come quella di Alghero, all'interno del Piano Sanitario e finanziata, ma il suo iter per la realizzazione, a differenza di quanto accaduto per il nord Sardegna, è proseguito negli anni. Oggi la firma del contratto con cui Ats ha affidato alla società Inso, aggiudicataria dell’appalto, la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino.

«Stiamo mantenendo gli impegni con il territorio. I sardi devono poter ricevere le cure in strutture moderne e adeguate. San Gavino Monreale e il Medio Campidano attendono da tempo risposte e oggi diamo un segnale forte a tutta la Sardegna». Esprime soddisfazione il presidente della Regione, Christian Solinas, nell’incontro che si è tenuto questa mattina a Cagliari, a cui hanno partecipato gli assessori regionali della Sanità, Mario Nieddu, e della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, unico esponente del Medio Campidano nella Giunta Solinas, il commissario straordinario di Ats, Giorgio Steri, il sindaco di San Gavino Monreale, Carlo Tomasi, e il direttore dell’attuale nosocomio, Sergio Pili.

«Abbiamo compiuto un passo fondamentale per la realizzazione di un’opera necessaria per il Medio Campidano e di grande importanza per tutte le aree circostanti. Una struttura sanitaria moderna concepita sugli attuali modelli per intensità di cure e assistenza», dichiara Nieddu. La struttura, finanziata per 68 milioni di euro, sorgerà in un’area attigua al vecchio ospedale e avrà uno sviluppo in prevalenza orizzontale. Fra le caratteristiche principali, la suddivisione in tre blocchi: il blocco centrale, a corte, adibito alle degenze, e due fabbricati ‘di testata’ in cui troveranno posto, rispettivamente, la piastra tecnologica e l’accoglienza. Distaccati dall’ospedale, invece, gli edifici che ospiteranno l’asilo nido e la Centrale tecnologica.

La struttura ospedaliera è concepita in modo da destinare ai servizi diurni le aree più vicine all’accettazione e accoglienza, riservando la Piastra tecnologica ai servizi di diagnosi e cura a maggiore intensità. «Ora lavoreremo affinché l'opera vada avanti senza ulteriori ritardi. La Sardegna ha bisogno di nuovi ospedali. Si spendono risorse importanti per la manutenzione di strutture vecchie e ormai obsolete per i moderni criteri di organizzazione sanitaria. Per essere efficiente la sanità ha bisogno anche di strutture adeguate e il nuovo ospedale di San Gavino sarà in grado di dare risposte in termini di qualità dei servizi e delle cure», precisa l’assessore della Sanità. «Una battaglia – dichiara l’assessore Lampis – lunga oltre vent'anni. Era il 1997 quando fu stilata la prima relazione in cui si rappresentava l'esigenza di dare al territorio del Medio Campidano una nuova struttura ospedaliera. Amministratori locali, organizzazioni sindacali e i cittadini oggi possono festeggiare insieme alla politica regionale la vera discontinuità rispetto al passato: dopo tante illusioni sono arrivati i fatti».

Nella foto: l'ospedale che nascerà a San Gavino
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