Red
7 febbraio 2020
Sequestrati dieci videopoker illegali
Le Fiamme gialle della Seconda Compagnia di Cagliari, nell’ambito delle attività di contrasto alla diffusione di giochi e scommesse illegali, hanno effettuato nei giorni scorsi due controlli nei confronti di altrettanti bar di Cagliari ed Assemini. In entrambi i locali, i finanzieri hanno riscontrato la presenza di apparecchi da videogioco non conformi alla normativa vigente

CAGLIARI - Le Fiamme gialle della Seconda Compagnia di Cagliari, nell’ambito delle attività di contrasto alla diffusione di giochi e scommesse illegali, hanno effettuato nei giorni scorsi due controlli nei confronti di altrettanti bar di Cagliari ed Assemini. In entrambi i locali, i finanzieri hanno riscontrato la presenza di apparecchi da videogioco non conformi alla normativa vigente. Nel bar di Cagliari, è stato accertato che tre videogiochi, seppur collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato come previsto dalla normativa vigente, di fatto consentivano l’accesso “in parallelo” anche ad altre piattaforme di gioco o di scommesse on-line non autorizzate e al di fuori di qualsiasi controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria e, quindi, in completa evasione delle imposte sui giochi. Gli apparecchi sono stati sottoposti a sequestro ed al titolare dell’esercizio sono state irrogate sanzioni amministrative pari nel complesso a 67mila euro.
Diversa situazione è stata riscontrata nell’esercizio commerciale di Assemini, dove sono stati sequestrati complessivamente sette apparecchi da intrattenimento perché non a norma. In particolare, sei sono risultati privi di qualsiasi collegamento con la rete informatica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, nonché sprovvisti degli appositi nullaosta all’installazione: gli apparecchi da gioco erano dotati di un'apposita scheda modificata per poter funzionare anche se privi del collegamento con la rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato e facendo apparire illegalmente sul video il logo dell'Agenzia, traendo così in inganno i clienti sulla regolarità dell’apparecchio.
Inoltre, questi apparecchi, tramite alcune modifiche al programma, consentivano di realizzare vincite al di sopra della soglia normalmente consentita, che venivano pagate in contanti. Infine, il settimo apparecchio era sprovvisto dei nullaosta autorizzativi all’installazione, poiché non omologato in quanto riproducente giochi riconducibili al videopoker. I sette apparecchi sono stati sottoposti a sequestro, con la somma di 3.863euro contenuta, mentre per il titolare del bar è scattata la denuncia a piede libero per esercizio del gioco d’azzardo e ricettazione, oltre all’irrogazione di sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari a 77mila euro.
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