Red
12 febbraio 2020
Posidonia: via libera dalla Commissione
La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato il testo finale della proposta di legge 15/A, che è passato con trenta voti a favore, quindici contrari e sette astenuti

ALGHERO - La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato il testo finale della proposta di legge 15/A sulla posidonia spiaggiata, che è passato con trenta voti a favore, quindici contrari e sette astenuti. Una seduta, aperta dal vicepresidente Giovanni Antonio Satta che, su richiesta della Maggioranza, ha subito una prima sospensione di mezz'ora. Durante la discussione, tanti gli emendamenti presentati e cassati.
I Progressisti hanno votato contro, perchè «contrari all’uso di mezzi meccanici per la rimozione della posidonia. In questo testo non c’è traccia di salvaguardia delle nostre coste ma di un sistema che a lungo andare sarà controproducente per le nostre coste, anche al netto delle modifiche che proponiamo. Questo testo sarà impugnato». Lo stesso gruppo ha sottolineato come sia «pazzesco che si voglia autorizzare il titolare della concessione al recupero e allo smaltimento della posidonia» e che «Saranno insufficienti le risorse economiche a disposizione, questa legge è irrealizzabile e sarà impugnata. Anche perché non è il Consiglio regionale che decide che cosa è rifiuto speciale», «Spero che questo testo di legge abbia vita breve». Approvato, invece, l’emendamento con il quale si pone in capo alla Regione autonoma della Sardegna l’obbligo di redigere il Piano di gestione della posidonia con l’indicazione di schede puntuali dei singoli siti di interesse regionale e comunale. Secondo i Riformatori sardi, «la legge consentirà ai Comuni di risolvere un problema che si ripresenta ciclicamente da decenni impedendo uno sfruttamento virtuoso degli arenili».
Di diverso avviso gli insoddisfatti Progressisti: «I Comuni non saranno in grado di gestire le criticità. Abbiamo inoltre una diversa visione dell’ambiente. Il rischio erosione delle spiagge è sempre presente». «Il fatto di non aver richiesto il parere del Cal è un precedente pericoloso. Per questo votiamo no», rilancia il Leu. Soddisfazione, invece, dai banchi di Fratelli d'Italia: «La legge è perfettibile, ma intanto rappresenta un aiuto concreto ai sindaci». Sulla stessa lunghezza d'onda il Psd’Az: «Siamo convinti che questa non sia la miglior legge del mondo, ma in una situazione difficile per i Comuni, spesso lasciati in solitudine, permette ai sindaci di avere una garanzia sulla strada da seguire». Astensione per il Pd: «La Commissione si è arrogata il diritto di non chiedere il parere del Cal. Credo che sia una grave scortesia istituzionale che spero non si ripeta più. Prendiamo atto che alcuni aspetti della legge siano stati migliorati accogliendo alcune nostre proposte. Si poteva fare di più, per questo noi del gruppo democratico ci asterremo». Secondo il Movimento 5 stelle, «Questa legge verrà impugnata dal Governo. E' un provvedimento che agisce in modo marginale come tanti altri approvati da questa Maggioranza. I problemi del turismo in Sardegna sono altri». Infine, soddisfatta la vicepresidente Alessandra Zedda: «Voto la legge, perché va in direzione opposta rispetto a quanto dice la Minoranza. I finanziamenti sono fuori dal Fondo unico degli Enti locali. Potranno essere integrati dai finanziamenti comunitari. La legge non va contro la normativa europea e nazionale».
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