Via libera ad Alghero alla formalizzazione di un accordo di programma con il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari per la realizzazione di un impianto di trattamento e lavaggio della posidonia a San Marco. Ecco tutti i dettagli
ALGHERO - Via libera alla formalizzazione di un accordo di programma con il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari per assicurare il coordinamento delle azioni necessarie per l’attuazione di una miglior gestione ambientale della posidonia spiaggiata in esubero, anche con azioni integrate e coordinate con altri soggetti pubblici, che siano da impulso per la progettazione e realizzazione di un impianto di trattamento a recupero della posidonia. E' quanto deliberato dalla Giunta comunale di Alghero nei giorni scorsi, su proposta del settore III Sviluppo Sostenibile, guidato dall'assessore Andrea Montis.
L'idea è quella di proseguire nella sperimentazione adottata dai competenti uffici comunali già dal 2018, abbattendo però quello che è rappresentato come il maggior impedimento, ossia il trasporto della posidonia in esubero a Quartu, dove attualmente è presente l'unico impianto in Sardegna certificato per il trattamento (lavaggio) e recupero della sabbia. I costi di viaggio, infatti, risultano alquanto onerosi, incidendo pesantemente sui budget a disposizione del Comune fino a comprometterne l'economicità dell'intervento. Basta infatti pensare che un grosso quantitativo di sabbia finissima e bianchissima recuperata lo scorso anno, risulterebbe ancora accatastato nei capannoni della Ecocentro Sardegna Srl di Quartu in attesa di ritornare sui litorali algheresi.
Da quì la possibilità di realizzare un impianto del tutto simile a quello operativo nel sud Sardegna e potenzialmente in grado di trattare i grandi quantitativi di posidonia in esubero presenti annualmente e ciclicamente sulle coste a nord dell'isola. Investimento valutato positivamente dalla dirigenza del Consorzio Industriale che, su impulso del Comune di Alghero, starebbe già progettandone l'installazione a San Marco, in sinergia con la Provincia di Sassari, cui spettano gli onori autorizzativi. Già dalla prossima stagione estiva, se tutte le tempistiche saranno confermate e soprattutto rispettate, è possibile che la posidonia in eccesso possa essere così stoccata in un apposito spazio all'interno dell'aerea industriale alle porte di Alghero, e successivamente lavorata in loco.
Il Comune di Alghero, già dallo scorso anno, ha fatto da apripista nella sperimentazione delle buone pratiche di pulizia degli arenili, tanto che l'attività avviata con successo a San Giovanni con l'azienda di Quartu Sant'Elena, è risultata alla base della menzione speciale del decimo rapporto
green presentato a Roma dalla Fondazione sviluppo sostenibile con l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico [
LEGGI]. La costruzione di un impianto nel territorio garantirebbe quindi di perseguire con sempre maggior virtuosità una corretta e pionieristica gestione delle coste, a tutto vantaggio dell'immagine turistica della Riviera del corallo.
Nella foto: Andrea Montis, assessore all'Ambiente del Comune di Alghero