L´unione di competenze ed uffici tra Parco e Area Marina, benedetta e sostenuta anche dal direttore Mariano Mariani, pare traballare e non poco ad Alghero. Le opposizioni parlano pubblicamente di «poltronificio»
ALGHERO - C'è il primo nodo da sciogliere. Ed a giudicare dal nervosismo dimostrato negli ultimi giorni da molti attori in campo le vedute in maggioranza potrebbero essere diverse, se non addirittura diametralmente opposte.
Alguer.it lo aveva sottolineato solo qualche giorno fa, all'atto dell'elezione del nuovo Consiglio d'Amministrazione di Casa Gioiosa [
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L'unione di competenze ed uffici tra Parco e Area Marina, benedetta e sostenuta anche dal direttore Mariano Mariani, pare traballare e non poco. Quello che per la vecchia governance ha infatti rappresentato un prestigioso obbiettivo raggiunto, peraltro contenuto nel Documento unico di programmazione dell’Amministrazione comunale uscente, ossia la gestione unitaria delle Aree protette di Alghero, si tratta di una scelta ampiamente contestata in passato dagli attuali amministratori. Un
decreto storico quello firmato nel maggio 2018 per la vecchia amministrazione, che oggi rischia di essere messo in discussione perchè mai condiviso da Forza Italia e attuali alleati.
A parlare pubblicamente di «poltronificio» sono i consiglieri Valdo Di Nolfo, Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Mimmo Pirisi: «Se ieri veniva presentato il nuovo portale unico per Area Marina Protetta di Capo Caccia e Isola Piana e Parco Regionale di Porto Conte oggi in commissione consiliare ambiente l'unità di gestione tra le due istituzioni non è data per scontata. Tutt’altro. Una decisione - sottolineano - che ha comportato economie di scala nella gestione, ha ottimizzato le funzioni dei due organismi di tutela sulla terra e sul mare, coincidenti nella stessa area, ha trovato accoglimento da parte del Ministero dell’Ambiente e della Regione che, mantenendo distinte le due soggettualità, hanno affidato al Direttore del Parco Terrestre anche la gestione congiunta dell’Area Marina che continua ad avere finanziamenti e vita propria».
"Situazione attuale e prospettive future dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana" con questo ordine del giorno della seduta della commissione odierna si è in realtà attentato alla unità delle nostre aree protette secondo i consiglieri di opposizione. A nome del centrosinistra, il consigliere comunale Valdo di Nolfo ha sottolineato la contrarietà al ritorno al passato e alla separazione della gestione. «Idea scellerata il cui unico obiettivo è quello di creare posti di sottogoverno, poltrone da destinare a soddisfare gli appetiti di tutti i partiti che sostengono la maggioranza di Mario Conoci». «Quello che più ci preoccupa è la risposta data in commissione dell'assessore all'Ambiente che aggrappandosi con le unghie sullo specchio della mole di lavoro del direttore Mariani butta a mare risultati raggiunti con grande efficacia negli ultimi anni. Diciamo no al ritorno al passato, moltiplicando poltrone e riducendo l’efficienza si fa solo un clamoroso tonfo, un passo indietro pericoloso nelle politiche ambientali».