Red
12 marzo 2020
«Operatori carceri sarde non devono essere lasciati soli»
«Apprendiamo che stanno per essere trasferiti nelle carceri sarde i promotori delle rivolte nelle carceri di Foggia e Modena. Senza entrare nel merito della opportunità della decisione, ritengo che la situazione che (anche) la Sardegna sta vivendo richiede estrema attenzione e cautela». Questo l´allarme lanciato dal consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa

ALGHERO - «Apprendiamo che stanno per essere trasferiti nelle carceri sarde i promotori delle rivolte nelle carceri di Foggia e Modena. Senza entrare nel merito della opportunità della decisione, ritengo che la situazione che (anche) la Sardegna sta vivendo richiede estrema attenzione e cautela». Questo l'allarme lanciato dal consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa
«Il carcere – spiega Cossa - è una istituzione che, al pari degli ospedali, non può chiudere per malattia o per paura di contagio, ma per la sua natura di “istituzione totale” presenta più rischi di qualunque altra struttura collettiva, tanto più se la tensione dovesse superare i livelli di guardia. Bisogna evitare che le carceri sarde diventino dei potenziali focolai di infezione difficilissimi da controllare, ed è pertanto vitale adottare tutti i provvedimenti necessari per tenere sotto controllo all’interno degli istituti di pena non solo l’ordine, ma anche la situazione sanitaria».
«Occorre che le autorità di pubblica sicurezza e l’Ats prestino la più grande attenzione al problema e garantiscano agli agenti della Polizia penitenziaria, agli altri operatori carcerari e agli stessi detenuti il massimo supporto a tutela della loro incolumità e della loro salute», conclude il consigliere regionale.
Nella foto: il consigliere regionale Michele Cossa
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