Red
1 aprile 2020
Piano straordinario per Sant'Antioco
La Giunta Comunale di Sant´Antioco ha deliberato lo stato di crisi comunale, così come hanno fatto lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna, mettendo a disposizione circa 600mila euro di strumenti finanziari per affrontare la difficile situazione economica e sociale dovuta all’emergenza CoronaVirus. Per la precisione, 595mila euro, di cui 242mila subito per buoni alimentari

SANT'ANTIOCO - La Giunta Comunale di Sant'Antioco ha deliberato lo stato di crisi comunale, così come hanno fatto lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna, mettendo a disposizione circa 600mila euro di strumenti finanziari per affrontare la difficile situazione economica e sociale dovuta all’emergenza CoronaVirus. Per la precisione, 595mila euro, di cui 242mila subito per buoni alimentari.
«Non si tratta di elemosina, ma di uno strumento messo a disposizione della città – commenta il sindaco Ignazio Locci – anche di una nuova platea di beneficiari e, al riguardo, non accetteremo che qualcuno approfitti di questa situazione: abbiamo ben chiaro quali sono i soggetti che potranno usufruirne. Su questa misura possiamo fare affidamento su una dotazione di 90mila euro concessa in via straordinaria dallo Stato, mentre i restanti 150mila sono attinti dal bilancio comunale. Già nei prossimi giorni, l’ufficio delle Politiche sociali emanerà gli avvisi pubblici necessari per accedere alla misura». A tutto ciò, si aggiungono 201mila euro per il nuovo bando Reis che verrà pubblicato a breve, altri 80mila per iniziative sociali ed un primo fondo di 70mila euro per la compensazione dei tributi locali dedicato ad una serie di cittadini ed imprese che potranno beneficiarne in base a criteri che verranno stabiliti nei prossimi giorni, dopo attente valutazioni.
«Siamo certi che già mercoledì o al massimo giovedì – prosegue il primo cittadino – saremo in grado di operare concretamente: questo è un piano importante, una reazione immediata alla crisi che attanaglia anche il nostro Comune. Lo facciamo con grande senso di responsabilità, sapendo che non si tratta di un obolo, di un insulto ai cittadini bisognosi: saranno, infatti, strumenti di “passaggio”, un ausilio temporaneo che cercheremo di dare soprattutto laddove esistono “nuove necessità”. Nei prossimi giorni, metteremo a disposizione anche un numero di conto corrente per raccogliere donazioni di chi vorrà contribuire a dare una mano di sostegno a chi oggi soffre più di altri. Infine, tengo a ringraziare gli uffici delle Politiche sociali, delle Finanze, dei Servizi al cittadino per il grande lavoro compiuto per la stesura di questo Piano straordinario».
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