Red
5 aprile 2020
Cedac: spettacoli sospesi fino al 13 aprile
Il Cedac/Circuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna, in ottemperanza al decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 4 marzo e successivi, ed in particolare al decreto del primo aprile, annuncia la sospensione di tutte le manifestazioni programmate fino a lunedì 13 aprile 2020

CAGLIARI – Il Cedac/Circuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna, in ottemperanza al decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 4 marzo e successivi, ed in particolare al decreto del primo aprile, annuncia la sospensione di tutte le manifestazioni programmate fino a lunedì 13 aprile 2020. Tutti gli spettacoli ed i concerti in programma in questo periodo sono quindi “sospesi” e rimandati a nuove date, in via di ridefinizione, con una rimodulazione del calendario per consentire ad abbonati e spettatori «la fruizione di eventi culturali di ampio respiro, che vedono la Sardegna inserita a pieno titolo nei circuiti nazionali e internazionali. I biglietti già acquistati resteranno validi per le nuove date, che verranno comunicate quanto prima alla stampa e al pubblico», dichiarano dalla sede del Cedac.
«Stiamo attraversando un periodo particolarmente difficile – dichiara il presidente del Cedac Antonio Cabiddu - sia sotto il profilo professionale, con una serie di problematiche che investono l'intero settore della cultura e delle arti performative, sia sul piano esistenziale. Usando una metafora teatrale, “il palco è crollato”: l'epidemia ci ha costretto a ripensare i nostri piani e le nostre priorità, a “restare a casa”, proprio noi che viaggiamo per il tutto il territorio fino a notte fonda. Abbiamo riflettuto sulla nostra vulnerabilità e fragilità, e in questa situazione così delicata e complessa, a fronte dei problemi dell'immediato e delle incertezze del futuro, il pensiero va alle migliaia di persone che lottano per sopravvivere ogni giorno nei reparti di terapia intensiva. L'antidoto allo smarrimento e alla paura potrà essere ricercato anche nel teatro».
«In attesa della riapertura dei teatri, abbiamo temporaneamente trasferito parte della nostra attività e del nostro impegno in rete, continuando a offrire attraverso i social network e il nostro canale YouTube una selezione “ragionata” di opere teatrali, spaziando dai grandi classici alla drammaturgia contemporanea, raffinati balletti e coreografie contemporanee, concerti e spettacoli di nouveau cirque oltre alla pubblicazione online degli incontri con gli artisti per tener viva la fiaccola della cultura, pur consapevoli che nulla possa sostituire l'emozione, il pathos e il coinvolgimento dello spettacolo dal vivo. Noi continuiamo a lavorare “dietro le quinte” per riprogrammare gli eventi e ridisegnare le nostre stagioni, le rassegne e i festival, per poter ripartire quando l'emergenza sarà rientrata», conclude Cabiddu.
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