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Cor 28 aprile 2020
Aerei e aeroporti, le regole per ritornare a volare
In attesa della riapertura degli scali, cambierà nettamente il settore del trasporto aereo. Nel decreto 26 aprile che definisce le misure per l´Italia post lockdown a partire dal 4 maggio, ci sono anche regole specifiche per il trasporto aereo
Aerei e aeroporti, le regole per ritornare a volare

ALGHERO - Nel solo mese di marzo, gli aeroporti italiani hanno perso oltre 11,5 milioni di passeggeri, e hanno visto una flessione del traffico assestatasi nelle ultime settimane al -100%. E se prima della pandemia si stimava che il traffico aereo in Italia avrebbe raggiunto, alla fine del 2020, circa 200 milioni di passeggeri, i dati attuali prevedono che l’anno in corso potrebbe chiudersi con una perdita di 120 milioni di unità. Intanto, in attesa di capire quando la maggior parte degli scali potranno ripartire - compresi quelli sardi di Alghero e Olbia - cambierà nettamente il settore, che dovrà allinearsi alle nuove regole inserite nel decreto del 26 aprile che definisce le misure per l'Italia post lockdown a partire dal 4 maggio.

Il Governo specifica nel Dpcm che vanno osservate specifiche misure di contenimento per i passeggeri che riguardano sia il corretto utilizzo degli aeroporti che degli aerei. Numerose le regole che gestori aeroportuali, vettori e passeggeri sono chiamati a rispettare, ad iniziare dalla differente gestione dell’accesso agli aeroporti prevedendo «una netta separazione delle porte di entrata e di uscita, in modo da evitare l’incontro di flussi di utenti». Ci sono poi «interventi organizzativi e gestionali e di contingentamento degli accessi al fine di favorire la distribuzione del pubblico in tutti gli spazi comuni dell’aeroporto al fine di evitare affollamenti nelle zone antistanti i controlli di sicurezza».

Previsione di percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e nei percorsi fino ai gate, in modo da mantenere separati i flussi di utenti in entrata e uscita; obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aerei, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (es. bus per trasporto passeggeri). Con particolare riferimento ai gestori e ai vettori nelle aree riservate, questi ultimi devono predisporre specifici piani per assicurare il massimo distanziamento delle persone nell’ambito degli spazi interni e delle infrastrutture disponibili. In particolare, nelle aree soggette a formazione di code sarà implementata idonea segnaletica a terra e cartellonistica per invitare i passeggeri a mantenere il distanziamento fisico;

Ancora: i passeggeri sull’aero dovranno indossare necessariamente la mascherina; attività di igienizzazione e sanificazione di terminal ed aeromobili, anche più volte al giorno in base al traffico dell’aeroporto e sugli aerei, con specifica attenzione a tutte le superfici che possono essere toccate dai passeggeri in circostanze ordinarie; tutti i gate di imbarco dovrebbero essere dotati di erogatori di gel disinfettante. Gli impianti di climatizzazione devono essere gestiti con procedure e tecniche miranti alla prevenzione della contaminazione batterica e virale; introduzione di termo-scanner per i passeggeri sia in arrivo che in partenza, secondo modalità da determinarsi di comune accordo tra gestori e vettori nei grandi hub aeroportuali. Ed infine dovrebbero prevedersi controlli della temperatura al terminal d’imbarco ed alla discesa dall’aereo.



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