Red
29 aprile 2020
Free-Covid, Cherchi: riapriamo la Sardegna
Il segretario provinciale di Sassari dell´Unione popolare cristiana Gianni Cherchi ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas sulla situazione CoronaVirus nell´Isola

ALGHERO - «Nella mia veste di segretario provinciale dell’Upc, di sardo e di padre di cinque figli, di cui quattro minori e scolarizzati ma segregati in casa da circa due mesi, mi permetto di intervenire, a pieno titolo, nella questione dell’isolamento da CoronaVirus e sulle problematiche sociali ed economiche che stanno generando in tutta Italia e quindi anche in Sardegna». Inizia così la lettera aperta che il segretario provinciale di Sassari dell'Unione popolare cristiana Gianni Cherchi ha scritto al presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas.
«Premesso che condivido l’originaria impostazione drastica che ha motivato il decreto dell’8 marzo scorso, nel quale il Governo ha inteso limitare al minimo gli spostamenti delle persone e la chiusura di tutte quelle attività non essenziali, determinate da evidenti ragioni epidemiologiche che, per fortuna, stanno progressivamente scemando, soprattutto in Sardegna ed in gran parte delle regioni meridionali. Stante il numero dei contagi nell’Isola ormai prossimi allo zero– spiega Cherchi - mi sarei aspettato, e con me gran parte dei sardi, una diversa valutazione rispetto a quanto stabilito nell’ultimo decreto del 26 aprile scorso, ovvero l’anticipazione generalizzata al 4 maggio prossimo della libertà negli spostamenti e la riapertura di tutte le attività commerciali, turistiche e scolastiche in ambito Regione Sardegna ed in tutte quelle regioni dove i contagi sono praticamente assenti; naturalmente mantenendo le dovute cautele sulle distanze interpersonali, mascherine, guanti ed altri presidi sanitari».
«Comprendo perfettamente le remore di natura sanitaria e complessiva nazionale che il Governo ha deciso di assumere in questa fase, privilegiando una visione generalizzata dell’Italia a scapito di un ragionamento regionalistico che apparirebbe discriminatorio per alcune realtà che ancora soffrono un numero eccessivo di contagi. Detto questo, considerando che l’apertura immediata delle attività in Sardegna e nelle altre regioni “Free-Covid” darebbe una boccata di ossigeno ad un tessuto economico sempre più in difficoltà, evitando che tanti lavoratori e imprenditori restino a casa, perché, questa volta hanno perso il lavoro. Inoltre, a livello governativo, un tale provvedimento, servirebbe a monitorare ed a fare da apripista per quelle altre regioni ancora oggi in difficoltà perchè gravemente colpite dalla pandemia», conclude il segretario provinciale dell'Upc.
Nella foto: il segretario provinciale dell'Upc Gianni Cherchi
|