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Raffaele Cadinu
11 maggio 2020
L'opinione di Raffaele Cadinu
Peru, proposta priva di qualsiasi ragionevolezza
Egregio signor Peru, so che si interessa da tempo della sanità del nord dell’Isola, e quindi il suo intervento circa l’utilizzo per altri fini dell’immobile denominato Ospedale Marino [LEGGI], lascia intendere, parole sue, che ci siano dei privati interessati al fabbricato sul mare. Non mi fa specie allora il suo insistere, attraverso i giornali, per realizzare una struttura completamente nuova, adducendo motivazioni prive di carattere tecnico, ma piene solo di demagogia, quella che da anni forse usa per farsi eleggere, ma non so se sa produrre. Vede, lei è solo uno dei tanti che propone cose fatte bene senza avere cognizione di causa, ne temporale ne tecnica, soprattutto quando afferma che costruire un nuovo ospedale per Alghero costa meno che ristrutturare l’esistente. Le posso assicurare che a mio avviso tale affermazione, oltre che puzzare di demagogia, fa trasparire altri e differenti obiettivi, e mi fa pensare il fatto che si faccia avanti lei e non il silente sindaco Conoci che, se non sbaglio, le ha fatto la campagna elettorale nel 2014. Certamente mi sono posto il dubbio che il suo intervento possa avere anche altri fini, quasi un lasciapassare per altri scranni, ed in tal caso Alghero avrebbe un nuovo consigliere regionale.
Dice anche, sempre parole sue: rischiamo di spendere tantissime risorse e di non riuscire ad ottenere il risultato che vogliamo raggiungere. Quale risultato? Vogliamo raggiungere? Chi c’è allora oltre a lei? Il risultato è forse simile a quelli che ha raggiunto occupandosi di sanità nella sua carriera politica? Vede signor Peru, ciò che ha proposto è privo di qualsiasi ragionevolezza, manca anche l’approccio tecnico indispensabile per affrontare un intervento progettuale, sembrerebbe più il frutto di una riunione di amici fatta attorno ad un tavolo, dopo aver sorseggiato abbondantemente. Lei forse non sa che l’area attorno all’Ospedale Civile di Alghero è di proprietà comunale, e che la restante area, quella frontistante è anch’essa fruibile. Non c’è bisogno di acquistare nuovi terreni, e soprattutto è possibile risparmiare molti soldi, i nostri, costruendo solo una nuova ala, più che sufficiente per il Reparto di Chirurgia ortopedica, e non un intero nuovo ospedale, che vedremo di questo passo forse non prima di cinquanta anni. Costruendo solo una nuova ala, la sanità ad Alghero continuerebbe ad esserci, e successivamente, il Reparto di Chirurgia ortopedica del Marino potrà essere trasferito accanto al Civile con ragguardevoli risparmi. Lei, come ho detto, si interessa da tempo di sanità nel nord dell’isola, e quindi dovrebbe essere edotto che per attrezzare cinque letti nel Reparto di Terapia intensiva di Alghero ci sono voluti quattordici anni, e che ad oggi non è ancora operativo. Ma si vuole rendere conto che lei, se non svolge il suo dovere di amministratore della cosa pubblica, rappresenta solo l’inerzia di un mostro burocratico?
La politica non deve avere potere sulla sanità, proprio perché è un bene di tutti garantito dalla Costituzione, e il risultato di questo potere è quello che abbiamo visto nell’affrontare il CoronaVirus, producendo una sequela di ordinanze ritirate, di correzioni, di dati nascosti, di mancanza di Dpi. Lei sta alzando la voce sull’Ospedale di Alghero, ma non può essere credibile, alzi il telefono e si prenda la responsabilità di sollecitare chi è palesemente inerte all’attivazione del Reparto di Terapia intensiva, faccia quello che deve fare per mandato elettorale, se proprio vuole fare qualcosa, e lasci perdere il Marino, i nuovi ospedali e la campagna elettorale fuori porta. Lei facendo demagogia rappresenta esattamente la categoria di eletti che propongono proposte improponibili, che ricordano tanto gli imbonitori del Far West, quelli che vendevano un unico sciroppo per tutti i mali e che naturalmente non servivano a niente.
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