Red
19 maggio 2020
Furto e riciclaggio: arresti e denunce a Sassari
Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile ha notificato quindici avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di furto in abitazione e riciclaggio dei proventi dell’attività illecita

SASSARI - Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile ha notificato quindici avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di furto in abitazione e riciclaggio dei proventi dell’attività illecita. Le indagini sono scattate nella primavera del 2018, quando l’Ufficio Denunce della Questura di Sassari, oltre che la Stazione Carabinieri, avevano iniziato a ricevere numerose denunce di furto in abitazione, nella maggior parte dei casi relativi ad appartamenti ubicati in condomini cittadini, ma anche furti perpetrati nell’hinterland.
L’attenzione degli investigatori si era immediatamente appuntata sul fatto che tutti gli episodi erano caratterizzati da un identico modus operandi: in tutti i casi, infatti, gli autori dei furti si erano introdotti nelle abitazioni di volta in volta svaligiate, dopo ave rotto i vetri di porte o finestre, generalmente ubicate nei primi piani dei palazzi o nei piani rialzati, facilmente raggiungibili dalla strada. Le indagini sono state orientate subito sulla ricerca di versamenti dei gioielli rubati nei compro oro, permettendo di individuare una rete di personaggi gravitanti nel mondo della microcriminalità cittadina e riconducibili agli autori dei furti. Risaliti ai possibili autori dei furti, gli investigatori hanno avviato un'indagine con la minuziosa ricostruzione dei movimenti dei sospettati attraverso lo studio di numerosissime registrazioni provenienti dagli impianti di videosorveglianza interessati dal loro passaggio, oltre alle testimonianze delle persone offese, che hanno riconosciuto gran parte dei preziosi recuperati presso i compro oro cittadini e sottoposti a sequestro.
Il gruppo criminale era formato anche da persone che si presentavano nei compro oro per versare i gioielli rubati, legati agli autori dei furti da vincoli di amicizia, di frequentazione o sentimentali. Allo scopo di nasconderne la provenienza illecita ed ostacolarne l’identificazione, i preziosi, in diverse occasioni, sono stati fatti a pezzi e versati nei diversi negozi operanti in città, talvolta a distanza di giorni. In alcuni casi, i titolari delle attività hanno sporto denuncia nei confronti di queste persone per il reato di truffa, per averli indotti in errore facendo credere che si trattasse di beni di loro proprietà. Gli autori dei versamenti, quindi, oltre che del reato di riciclaggio, dovranno rispondere anche di quello di truffa. Gli uomini della Squadra Mobile, sulla base delle immagini riproducenti i vari pezzi dei gioielli rinvenuti nei compro oro, hanno dovuto procedere ad un'opera di ricomposizione in modo da renderne possibile il riconoscimento da parte dei proprietari che, in molti casi, hanno potuto recuperare i propri gioielli. I principali protagonisti sono stati arrestati nel corso delle indagini e, tuttora, sono detenuti per altri reati.
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