Red
26 maggio 2020
«Milioni per Alghero, niente alibi»
«Bisogna spendere le risorse nelle casse della Rete metropolitana: 75milioni, di cui 15 riguardano Alghero», dichiarano i consiglieri comunali dei Gruppi di Centrosinistra X Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e Partito democratico sulla Città metropolitana di Sassari

ALGHERO - «Ben venga la discussione sulla Città metropolitana di Sassari. Ma il sindaco di Alghero sa che non può essere un alibi per non spendere i 75milioni di euro già da troppo tempo nelle casse della rete metropolitana. Che fossero i Comuni più grandi poi a dover fare da centrale di committenza, Alghero (per Porto Torres e Stintino) e Sassari (per il resto della rete) era risaputo e certificato fin dalla delibera con la quale la Regione nel dicembre 2018 aveva approvato i progetti territoriali del nord ovest della Sardegna».
I consiglieri comunali dei Gruppi di Centrosinistra X Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e Partito democratico discutono sulla Città metropolitana. E spiegano come, «non avendo la Rete struttura propria, i Comuni di Alghero e Sassari avevano dato disponibilità già un anno e mezzo fa, con la propria. Ma nel frattempo, la metà del tempo a disposizione per realizzare i progetti e non far svanire i fondi europei è già andato in fumo. Altro che Città metropolitana: bisogna spendere e non buttare via le risorse in cassa. 15 su 75milioni riguardano Alghero: Palmavera ad Anghelu Ruju, per migliorare servizi e parcheggi, la valorizzazione del geosito di Capo Caccia, la valorizzazione e fruizione della laguna del Calich, il sistema museale cittadino, il sistema bibliotecario e l’archivio storico all’interno della Piazza della Juharia, il miglioramento complessivo dei centri storici, le risorse per l’aeroporto, il progetto del Senyal del Judici, il Bike sharing integrato, il marketing territoriale turistico, fino al nuovo centro residenziale per anziani».
«Quest’ultimo è l’unico finanziamento (tra i progetti territoriali della rete) che abbiamo strategicamente tenuto fuori dal laccio dei trentasei mesi per la realizzazione e rendicontazione, imposti dai fondi e dai relativi regolamenti europei. Si tratta infatti per il nuovo Cra di risorse regionali, sul cui utilizzo e iter progettuale, comunque, tutto tace. L’Amministrazione non cerchi alibi, si rimbocchi le maniche e si metta a lavorare per non perdere neanche un euro delle risorse europee conquistate dalla rete metropolitana negli anni scorsi. Poi si possono fare le battaglie per la Città metropolitana. Ma neanche un euro vada perso», concludono Gabriella Esposito, Ornella Piras, Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Pietro Sartore e Raimondo Cacciotto.
|