Red
5 giugno 2020
Ispra: «coste sarde prime in Italia»
«Sardegna prima in Italia: il 99,7percento delle coste sono state classificate “eccellenti”», dichiara l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis. Si tratta del miglior dato nazionale alla pari con la Puglia

CAGLIARI - L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha pubblicato i dati basati sull’attività di controllo e monitoraggio delle acque di balneazione. Per il 2020, la Sardegna ha il 99,7percento di coste classificate come “eccellenti”, classe più elevata, che rappresenta il miglior dato nazionale, pari a quello della Puglia.
«L'attività di monitoraggio delle acque di balneazione, con 661 stazioni su 1.407chilometri di costa, ha sempre costituito una delle attività di maggior interesse ed impegno per Arpas, che opera secondo un programma concordato con l’Agenzia regionale del Distretto idrografico e col Ministero dell'Ambiente. I risultati di eccellenza raggiunti dalla Sardegna – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis – sono da attribuire ad una politica di trattamento capillare delle acque reflue ed una costante attività di vigilanza sulle acque marine costiere, coordinata con le varie autorità: Capitanerie di porto, Carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale e Polizia locale».
«Inoltre – conclude l'esponente della Giunta Solinas - molto si deve anche alla sensibilità sempre maggiore dei cittadini nei confronti dell'ambiente». Per ottenere i dati, almeno una volta al mese, durante le stagioni balneari dal 2016 al 2019, sono stati effettuati campionamenti ed analisi per tutelare la salute dei bagnanti, attraverso il monitoraggio di due indicatori di contaminazione fecale: enterococchi intestinali ed escherichia coli.
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