Red
26 giugno 2020
Contraffazione: intesa a Sassari
Rafforzare gli strumenti per la lotta alla contraffazione ed agli altri fenomeni illeciti connessi al commercio. Questa, in estrema sintesi, la finalità del Protocollo d’intesa siglato tra il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus ed il direttore territoriale Dogane e Monopoli per la Toscana, la Sardegna e l’Umbria Roberto Chiara

SASSARI - Rafforzare gli strumenti per la lotta alla contraffazione ed agli altri fenomeni illeciti connessi al commercio. Questa, in estrema sintesi, la finalità del Protocollo d’intesa siglato mercoledì tra il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus ed il direttore territoriale Dogane e Monopoli per la Toscana, la Sardegna e l’Umbria Roberto Chiara.
L’Atto pattizio ha ad oggetto il raggiungimento di specifici obiettivi, come lo scambio di informazioni, per prevenire e reprimere il fenomeno della contraffazione e le altre attività illecite con l’individuazione delle aree di intervento; la tutela del consumatore negli acquisti, favorendo la regolarità nel settore del commercio e contrastando le forme di criminalità organizzata; la cooperazione tra l’Ufficio delle Dogane di Sassari ed il Corpo di Polizia locale, per individuare la filiera e reprimere con continuità ed efficacia il fenomeno della vendita di prodotti di qualità diversa dal dichiarato e contrarie alle norme sul commercio internazionale. Chiara ha evidenziato «l’importanza del Protocollo sottoscritto ieri, che consente le necessarie sinergie tra enti per combattere al meglio fenomeni gravi come quello della contraffazione, che danneggia non solo le aziende, il loro fatturato e la loro immagine, ma anche gli stessi consumatori per i rischi connessi alla scadente qualità dei prodotti e quelli potenziali alla loro salute».
«Un atto importante – ha commentato Campus - a cui l'Amministrazione comunale prende parte attiva con convinzione. Un protocollo che consentirà la difesa delle attività commerciali e artigianali, anche con un'intensa attività di controllo della nostra Polizia locale».
Nella foto: il momento della firma
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