M.P.
13 luglio 2020
La canonica del peccato: il libro giallo di Carlo Eletti
Il libro del 59enne giornalista, editore e scrittore è stato presentato da due ex sindaci del Comune di Porto Torres, Eugenio Cossu e Beniamino Scarpa, che ne ha curato la prefazione

PORTO TORRES – A volte anche una placida città dietro un apparente e quasi noiosa quotidianità nasconde degli orrori inimmaginabili. Il giallo è un ingrediente molto appetibile e lo si gusta in modo forte nell’ultimo libro di Carlo Eletti, giornalista, editore e scrittore 59enne di Porto Torres, ormai al suo quarto romanzo. Un racconto intrigante e pieno di mistero come il suo titolo “La canonica del peccato”, una storia di amicizia, amore e sesso.
«L’idea di questo libro mi venne quando ormai ero in procinto di stampare “Carezze del passato” – racconta Carlo Eletti – e mentre passavo davanti al colle di Balai dove un tempo sorgeva il palazzo di Sorcinelli, la sua immagine mi suggerì l’idea di un monastero del Medioevo, e il senso di mistero mi ha indotto una riflessione sulla possibilità di costruire tante storie ispirate da questa suggestione». Così ha deciso di mettere nero su bianco, un romanzo in cui protagoniste sono le donne, la loro sensibilità, il loro animo umano più nascosto, la voglia di evadere e di libertà fuori dalle mura domestiche. «E’ una storia ambientata in una città portuale degli Anni Settanta sede del petrolchimico, e lascio al lettore scoprire quale, un centro di mare dove una famiglia dal “Continente” decide di trasferirsi in Sardegna per motivi di lavoro – spiega Eletti – e da qui iniziano ad emergere le crepe di un muro che sembrava perfetto».
Una trama narrativa tra amicizie viscerali, intimistiche, storie torbide di amanti, di sensualità e sesso, di ricatti e di contrasti tra uomo e donna. «La parte femminile che è in me è abbastanza spiccata e – aggiunge Carlo Eletti - mi sono dovuto immedesimare nelle due protagoniste, in Melania e in particolare in Marta, dove io mi ci trovo più a mio agio. Due persone diverse che raccontano la sensibilità della figura femminile in contrasto con il mondo maschile, più volgare e senza spessore emotivo». Il libro è stato presentato da due ex sindaci del Comune di Porto Torres, Eugenio Cossu e Beniamino Scarpa che ne ha curato la prefazione.
Nella foto: un momento della presentazione
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