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Red 28 agosto 2020
Progetto Qualiporti: consegnati seabin alle marinerie
Nei giorni scorsi, il Comune di Olbia ha consegnato i “cestini del mare” alle marinerie della città, così come previsto dall’azione pilota del progetto “Qualiporti”, finanziato con fondi a valere sul programma Interreg-marittimo 2014/2020
Progetto Qualiporti: consegnati <i>seabin</i> alle marinerie

OLBIA – Nei giorni scorsi, il Comune di Olbia ha consegnato i “seabin” (cestini del mare) alle marinerie della città, così come previsto dall’azione pilota del progetto “Qualiporti”, finanziato con fondi a valere sul programma Interreg-marittimo 2014/2020. Il capofila è il Comune di Ajaccio, mentre i partner sono la Provincia di Livorno, il Comune di Portoferraio, il Comune di Olbia, il Comune di Savona e la Regione autonoma della Sardegna.

«L’azione pilota consiste proprio nell’installazione dei dieci seabin presso le marine della nostra città. – afferma il sindaco Settimo Nizzi – L’obiettivo è quello di migliorare la qualità delle acque del golfo, andando a rimuovere i rifiuti galleggianti, in particolare i derivati degli idrocarburi come plastiche, microplastiche, microfibre, ma anche i mozziconi di sigaretta, ad esempio. Si tratta di un’azione concreta che contribuisce alla tutela di una delle eccellenze del nostro territorio: il patrimonio naturalistico marino».

Le marinerie coinvolte, con le quali è stato firmato un contratto di comodato d’uso dei seabin, sono: Circolo nautico Olbia, Marina della Sacra Famiglia, Lega navale e Marina di Olbia yachting services. Tra gli stakeholders del progetto figurano anche l’Area marina protetta Tavolara–Punta Coda Cavallo, l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, la Capitaneria di porto–Direzione marittima di Olbia e la De Vizia transfer. Quest’ultima si occuperà dello smaltimento dei rifiuti raccolti.

Il seabin lavora ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette e deve essere svuotato ogni due settimane circa. È stato fissato al pontile o alla banchina con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua. Grazie alla posizione strategica, al vento e alle correnti, i detriti convogliano all’interno del dispositivo: l'acqua che entra viene filtrata e restituita al mare mediante una pompa elettrica. Un solo bidone è in grado di catturare circa 1,5chilogrammi di detriti al giorno, ovvero oltre 500chilogrammi di rifiuti all’anno.
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