Red
31 agosto 2020
Rinnovato l´atto di gemellaggio tra Porto Conte e Garraf
Si conferma e si rafforza il legame di collaborazione tra il Parco naturale regionale di Porto Conte e le aree protette della Catalogna ed in particolare con il Parco naturale del Garraf. Rinnovato nei giorni scorsi l’atto di gemellaggio del 2014

ALGHERO - Le aree protette algheresi sempre più in sinergia con i parchi naturali della Catalogna. Prosegue il dialogo e lo scambio di buone pratiche tra il Parco naturale regionale di Porto Conte e il Parco naturale catalano del Garraf. Nei giorni scorsi, infatti, è stato confermato l’atto di gemellaggio tra le due aree protette, siglato per la prima volta nel 2014.
Un protocollo di collaborazione rinnovato con un taglio operativo finalizzato alla promozione di attività culturali con diverse azioni per incrementare il turismo responsabile e lo sviluppo locale. Ma il confronto avverrà chiaramente anche su aspetti più tecnici e riguardanti la gestione e conservazione di habitat e specie animali e vegetali comuni all’area euromediterranea. Alla sottoscrizione del rinnovo dell’atto erano presenti il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca e una nutrita delegazione della componente istituzionale catalana guidata dal deputato Josep Tarín (responsabile politico delle aree protette della Provincia di Barcellona), dal coordinatore delle aree protette della stessa Provincia Jordi Padròs e dal responsabile tecnico delle aree protette della Rete dei Parchi della Provincia di Barcellona Xavi Roget. Presente anche il presidente dell’Obra cultural de l’Alguer Giuseppe Tilloca.
«Il rapporto socio culturale che ci lega come città di Alghero con i paesi catalano parlanti è storico e consolidato ormai da tempo - spiega Raimondo Tilloca - Sviluppare un asse di collegamento sempre più solido anche sulle tematiche ambientali non può che contribuire ad un arricchimento generale delle rispettive parti. Lavoreremo perciò a rafforzare questi rapporti anche con delle progettualità specifiche che ci consentano di ottenere finanziamenti europei per lo sviluppo di azioni di conservazione e tutela».
Nella foto: il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca
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