Presentata ed annunciata in più occasioni, la 33esima edizione del più grande festival della cultura Catalana che si sarebbe dovuta tenere nella città di Alghero non sa da fare. Tutto rinviato al 2021
ALGHERO - Niente da fare. Anche l'Aplec Internacional del folklore catalano si ferma. L'edizione numero 33 che si sarebbe dovuta tenere nella città di Alghero rinviata al 2021. Questa la decisione concordata tra Comune di Alghero, Generalitat de Catalunya e
Adifolk dopo le presentazioni e gli annunci di
marzo e
giugno.
Alghero e la Catalogna si ritroveranno l’anno prossimo, nel 2021, per celebrare la grande festa del folklore. La situazione sanitaria internazionale impedisce quest’anno di organizzare il grande evento, che avrebbe coinciso con il ventennale dall’edizione del 2000. L’impossibilità di svolgere la manifestazione nella sua pienezza, a causa delle restrizioni che impedirebbero le parti più spettacolari dell’Aplec, quella dei Castels, che avrebbe radunato per la costruzione delle torri umane un consistente numero di persone, sia per i Castellers de Vilafranca del Penedès che per i Falcons de Piera i Barcelona, unita al fatto che molti protagonisti hanno rinunciato alla partecipazione a causa dell’emergenza, ha costretto gli organizzatori, d’accordo con il Comune di Alghero, a spostare l’avvenimento al 2021.
Di conseguenza, anche la data del 2021 programmata dall’Adifolk in Texas, verrà posticipata al 2022. «Ci ritroveremo il prossimo anno con più entusiasmo che mai. La pandemia ha solo rallentato l’organizzazione, ma non ci fermiamo. Alghero sarà ancora la protagonista della più grande manifestazione del folklore catalano, sardo e algherese» è la promessa dell'organizzazione. La città di Alghero conferma quindi l’appuntamento, che celebra il ritorno dell’Aplec vent’anni dopo l’edizione del 2000. «È un evento che ci vede particolarmente coinvolti, per i legami che uniscono Alghero e la Catalogna, che proprio quest'anno segnano i sessant'anni dal Retrobament, e siamo convinti che l’anno prossimo sarà un’edizione indimenticabile», conclude Mario Conoci.