Carlo Mannoni
6 settembre 2020
L'opinione di Carlo Mannoni
Più forte del Covid-19
Alghero, Lido San Giovanni. La signora ha preso posto vicino a noi tenendosi alla giusta distanza anti-Covid, i prescritti tre metri. Ha lavorato un po' per impiantare sulla sabbia la base dell'ombrellone, poi ha aperto la sedia a sdraio e sistemato un'ampio asciugamano sull'arenile dopo avervi sovrapposto una piccola stuoia. Ha fatto tutto con estrema calma, quello stato del corpo e della mente cui ad una certa età si è praticamente obbligati. Al suo arrivo ci ha salutato con discrezione, cose d'altri tempi. Le ho attribuito un'età compresa tra gli 85 e i 90 anni ed ho pensato a lei come ad una signora anziana di Alghero con casa nei pressi della spiaggia, amante del sole e dell'aria di mare, venuta a distrarsi un'oretta.
Spinto dalla mia innata curiosità le ho chiesto con molta discrezione e tatto quanti anni avesse. «Ottantantotto», mi ha risposto, e mi ha raccontato qualcosa di sé. Sassarese, ama Alghero e col bel tempo viene con la sua auto nella riviera catalana a godersi il mare ogni volta che può. Quando le ho chiesto se amasse fare il bagno mi ha risposto di essere una buona nuotatrice. «Da venticinque anni nuoto in piscina - mi ha confidato - ed ogni volta che vengo in questa spiaggia arrivo a nuoto sino alla barriera frangiflutto, lì davanti a noi, e poi rientro». Ai miei non trattenuti complimenti di ammirazione, mi ha confessato di aver contratto nella corsa primavera il Covid-19, ma si è ripresa benissimo. Le è successo a Torino, dove si era recata per assistere un'amica malata terminale e dov'era stata contagiata da un'operatrice sanitaria. Ricoverata con gravi patologie ed intubata, è uscita dall'ospedale dopo trentacinque giorni. Una dura e strenua lotta contro il virus e la morte. I medici le hanno confessato di essersi potuta salvare solo grazie al suo fisico temprato dall'attività sportiva.
Colpito dalla sua non comune vitalità l'ho osservata, dopo un'ora di pieno sole, entrare in acqua con indosso cuffia e occhialini. Alternando a tratti il suo crawl pulito con lo stile dorsale, ha puntato dritta verso gli scogli distanti un centinaio di metri. Poi é salita sulle rocce e vi ha sostato per un'oretta. Più tardi ha fatto ritorno a nuoto in spiaggia. Questa splendida quasi novantenne ha fatto tutto con estrema calma, guidata dalla perfetta e ferrea simbiosi tra il suo corpo e la sua mente. Più forte del Covid, più forte di noi tutti, più forte della stessa morte.
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