Red
25 settembre 2020
Aidomaggiore, lockdown per una settimana: via ai tamponi
La decisione è stata annunciata oggi dal vicesindaco Maria Lourdes Pala, che sta sostituendo il primo cittadino Mariano Salaris, attualmente in isolamento dopo essere risultato positivo al Covid-19

AIDOMAGGIORE - «Cari concittadini, considerato l'evolversi della situazione epidemiologica da virus Covid-19 nella nostra comunità, in accordo con il prefetto di Oristano e con la Giunta comunale, con ordinanza sindacale n.14 del 25 settembre, abbiamo deciso di isolare il nostro paese con conseguente chiusura di tutte le attività commerciali operanti nel territorio comunale, ad eccezione del negozio di generi alimentari, edicola, tabacchino e farmacia». Inizia così il messaggio alla cittadinanza di Aidomaggiore da parte del vicesindaco Maria Lourdes Pala, che sta sostituendo il primo cittadino Mariano Salaris, attualmente in isolamento dopo essere risultato positivo al Covid: il paese sarà sostanzialmente il lokdown fino a venerdì 2 ottobre.
Come spiega Pala, «Si potrà ovviamente uscire ed entrare nel paese per esigenze lavorative, per fare acquisti strettamente necessari, per recarsi in farmacia, per motivi di salute o per altre necessità ed esigenze familiari, muniti di specifica autocertificazione scaricabile dal sito istituzionale del Comune». «Sappiamo di chiedervi tanto – prosegue il vicesindaco - ma in questo momento di grande emergenza, è la sola cosa che possiamo fare per evitare che questo virus continui a circolare velocemente nel nostro piccolo paese e nei paesi vicini, e per tutelare la salute nostra e quella dei nostri cari».
«Ci stiamo attivando per sottoporre a tampone il maggiore numero di persone possibile, previo naturalmente consenso dell'interessato. Inizialmente (forse già lunedì 28 settembre), verrà effettuato il tampone alle persone più fragili, anziani, assistenti domiciliari e utenti della Comunità Alloggio anziani. Invitiamo tutti a mantenere la calma e a rispettare rigorosamente tutte le regole previste, solo così possiamo farcela», conclude Maria Lourdes Pala.
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