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Alguer.itnotiziealgheroPoliticaParchi › Anche il Parco diventa tabù. Porto Conte riunione dopo 9 mesi
G.M.Z. 20 ottobre 2020
Anche il Parco diventa tabù
Porto Conte riunione dopo 9 mesi
Malumori in maggioranza. Situazione decisamente anomala a Casa Gioiosa, dove nell´ultimo anno sembra essere calata un fitta coltre di nebbia sulle attività a Porto Conte. Perso ogni contatto con i partiti. Perfino l´assemblea si riunirà il prossimo 30 ottobre a distanza di ben nove mesi dall´ultima riunione
Anche il Parco diventa <i>tabù</i>. Porto Conte riunione dopo 9 mesi

ALGHERO - Difficile capire con esattezza cosa stia bollendo nella grande pentola della maggioranza che da giugno 2019 amministra la città di Alghero. Ciò che appare evidente - a differenza di quanto gli algheresi potevano aspettarsi - sono le chiare difficoltà cui vanno incontro larghi settori dell'amministrazione, intesa anche nelle sue ramificazioni col territorio, nel proporre valide iniziative, coinvolgere il tessuto sociale e imprenditoriale cittadino e dare risposte alle legittime aspettative ed esigenze degli algheresi. Difficoltà che appaiono tanto maggiori in un momento così difficile e delicato come quello attuale.

Eppure basta fare brevi chiacchierate con i vertici dei partiti e gruppi al governo della città per capire quanto sfilacciamento ci sia nelle cabine di comando di tutti i settori. Una mancanza di dialogo e prospettive che rischia di compromettere i rapporti alla base dell'alleanza che ha portato Mario Conoci alla guida di Alghero, ma soprattutto - cosa ben più grave ed importante - mina le ambizioni di crescita del territorio. Tanto che, perfino eccellenze come il Parco di Porto Conte sembrano aver smarrito quello spirito e quell'effervescenza che ne hanno contraddistinto l'indubbia crescita dell'ultimo decennio.

Difficile, andando a ritroso negli anni, ritrovare una situazione simile, dove perfino l'assemblea, organo che in realtà e per statuto, dovrebbe dettare l'indirizzo sulle politiche di sviluppo e conservazione, approvare programmi d'investimento ed esercitare il controllo politico-amministrativo sull'Azienda speciale, non riesce più a riunirsi, se non per mera ed inderogabile esigenza contabile, come avverrà il prossimo 30 ottobre. Nell'ultimo anno si è così perso ogni contatto con i partiti ed i gruppi territoriali di riferimento. L'ultima riunione dell'assemblea è datata addirittura 3 febbraio 2020: nell'occasione si rinnovarono le cariche del Consiglio d'amministrazione, oggi presieduto da Raimondo Tilloca (Udc), con i consiglieri Lina Bardino (Fi) e Adriano Grossi (FdI), poi il buio.

Assemblea che ritornerà a riunirsi ma non a vedersi (con tutta probabilità la riunione si svolgerà in video-conferenza, in ossequio alle disposizioni dell'ultimo Dpcm) dopo circa 9 mesi. Un'enormità. Una situazione decisamente anomala e per certi versi imbarazzante in maggioranza (coincide infatti col consiglio comunale in carica), le cui responsabilità non possono certamente ricadere sulle sole spalle del presidente Tilloca, figura competente ed estremamente disponibile. C'è però qualcosa che non va - nei rapporti e nel coinvolgimento - come peraltro confermato anche dalle indiscrezioni che con sempre maggiore insistenza trapelano da Casa Gioiosa.

Nella foto: il consiglio di amministrazione in carica a Porto Conte col sindaco Mario Conoci



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