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Cor 24 ottobre 2020
«Con la salute non si scherza mai»
La scelta di aprire in sordina e senza comunicazioni ufficiali la terapia intensiva e dedicarla ai pazienti Covid genera un terremoto anche negli ambienti politici. «Alghero non può permettersi un reparto Covid, non ha anestesisti e rianimatori a sufficienza» denunciano i consiglieri di minoranza
«Con la salute non si scherza mai»

ALGHERO - Da «Covid free» e Covid+ il passo è brevissimo, nonostante i due modelli siano esattamente agli antipodi. Eppure è quello che è successo nel martoriato ospedale Civile di Alghero con l'apertura in sordina e senza comunicazione ufficiale del nuovo reparto di terapia intensiva che, contrariamente a quanto annunciato, è dedicato all'emergenza Covid [LEGGI].

«Noi siamo assolutamente per l’apertura della terapia intensiva al Civile di Alghero. L’abbiamo finanziata come centrosinistra in Regione e realizzata. Un reparto polivalente, a supporto della cardiologia e degli interventi post-operatori. Ma siamo per fare le cose bene perché con la salute non si scherza. E non si mette a repentaglio la vita» attaccano i consiglieri comunali Mario Bruno, Gabriella Esposito , Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Mimmo Pirisi.

«Alghero, oggi come oggi, non può permettersi un reparto covid. Non ha gli anestesisti e i rianimatori in numero sufficiente. A meno che non si vogliano chiudere le sale operatorie. Non avrebbe infatti al momento percorsi, protocolli e filtri di sicurezza adeguati. Tant’è che nonostante gli annunci, solo a favore delle telecamere, il reparto non è effettivamente aperto. E il tentativo che si sta facendo in emergenza, tra l’altro, non darebbe all’Ospedale di Alghero il requisito di DEA di primo livello che si avrebbe con l’accreditamento definitivo. Nel frattempo aumentano i positivi anche tra gli operatori, nei reparti dell’ospedale civile. Noi continueremo a vigilare e denunciare. Con la salute delle persone non si scherza mai. Tanto meno oggi».
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