La verifica ad Alghero si potrà anche fare, ma certamente non nei tempi e modi dettati dai partiti nel documento di sette giorni fa. Si va verso consultazioni vis-à-vis, nel frattempo alcuni gruppi rivedono la posizione
ALGHERO - Non è il momento delle forzature, degli ultimatum ne dei colpi di testa. Così, se i partiti (e gruppi) hanno fretta, dovranno attendere e farsene una ragione. La verifica si potrà anche fare, ma senza correre e certamente non nei tempi e modi dettati dai partiti nel
documento di sette giorni fa. La linea del sindaco è chiara e tra una battuta e l'altra l'ha fatta trapelare in tutte le direzioni, affinchè arrivasse forte anche nei "piani alti" della coalizione che dal giugno del 2019 sostiene Mario Conoci e amministra ad Alghero.
La risposta alla
sfiducia sottoscritta nella lettera a firma Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli d´Italia, Udc, Psd´Az - gruppo Misto e Partito dei Sardi, seppur non scritta, è nei fatti insomma. Nessuna convocazione ufficiale fino ad oggi, ma giornate di intenso lavorio sui singoli consiglieri. Tanto che ci sarebbe perfino qualche gruppo consiliare che avrebbe già compiuto un passo indietro rispetto alla netta posizione sottoscritta con gli alleati (si parla di Riformatori e
Udc).
Difficile capire come la crisi verrà gestita a questo punto, anche se tutto lascia pensare che saranno una serie di consultazioni
vis-à-vis a tentare di dirimere la contesa. Quel che parrebbe chiaro è la netta chiusura ai gruppi non presenti in aula, ma tra questi ci sarebbe anche il Psd'Az rappresentato dal segretario cittadino. Nelle prossime ore potrebbe così essere un documento a ridare centralità al sindaco, nel quale spiegare tappe e prospettive.