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16 novembre 2020
«Pronto soccorso di Sassari trasformato in Covid»
Accesa protesta dei sindacati. «Necessarie urgenti soluzioni o scenderemo in piazza. Una di queste è quella di fare intervenire il personale specializzato dell’Esercito in grado di mobilitarsi in 48 ore»

SASSARI - Sindacati, infermieri e lavoratori del settore sull'orlo di una crisi di nervi. La FSI chiede una soluzione urgente per risolvere le criticità presenti nel Pronto Soccorso del Sassari del Santissima Annunziata «trasformato in “reparto Covid” non sicuro, dove i pazienti vengono “parcheggiati” per alcuni giorni in attesa di un posto letto nei reparti dove purtroppo, in questa difficile situazione, hanno difficoltà ad avere anche un'assistenza dignitosa».
Da alcune settimane si è creata una situazione a dir poco infernale: caos negli organici, danni psicologici per i pazienti ed il personale, piani logistici senza alcun criterio e privi della sicurezza minima che possa impedire occasioni di contagio. «Un vero caos tanto che sembrerebbe quasi che il triage non esista più - è la denuncia - giornalmente si troverebbero all'interno della stessa area 50-60 pazienti di cui 37-45 Covid e 10-15 cosidetti “puliti” con patologie differenti in un situazione di alta intensità di rischio infettivo».
«In merito i vertici della sanità sono stati allertati da una nostra lettera, speriamo di avere risposte nei tempi dovuti o scenderemo in piazza» è la denuncia. «Il personale infermieristico, ormai allo stremo, è esposto a cariche virali paurosamente alte, considerato che molti pazienti vengono sottoposti a Cpap in locali non idonei e l'unica soluzione per cercare di proteggersi è quella di tenere le finestre aperte». Con gli attuali numeri di accesso, il Pronto Soccorso di Sassari ha necessità di almeno 12 figure in più, conclude la nota a firma di Mariangela Campus e Giusy Solinas.
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