Red
18 novembre 2020
Bancarotta: 4 arresti nel Cagliaritano
Nell´ambito dell´operazione “Ghost”, indagine coordinata dalla Procura di Cagliari, le Fiamme gialle hanno scoperto dissesti societari per 155milioni di euro e distrazioni finanziarie per 6,5milioni

CAGLIARI - Bancarotta fraudolenta per distrazione, dissipazione e preferenziale: questi i reati contestati, a vario titolo, a dieci ardi coinvolti in una serie di fallimenti che hanno interessato, nel corso degli anni, numerose aziende isolane. Sulla base delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, le Fiamme gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno approfondito le vicissitudini economiche, finanziarie e societarie che hanno condotto al fallimento (per un ammontare complessivo del passivo di circa 155milioni di euro) cinque società sarde operanti nel settore dell’edilizia, dei servizi alberghieri e delle case di cura.
Le indagini hanno consentito di appurare come le imprese, formalmente distinte, fossero in realtà tutte riconducibili a un unico, informale gruppo societario, composto complessivamente da quattordici aziende, al cui vertice figurava un imprenditore del Sulcis Iglesiente che, tuttavia, non ha mai ricoperto formalmente ruoli di amministratore nelle società sottoposte al suo controllo. Le risultanze d’indagine hanno consentito di ipotizzare come l'imprenditore abbia fatto uso di numerosi prestanome (nove quelli finora individuati) per la gestione occulta delle imprese fallite, nel tentativo di evitare di incorrere in conseguenze penalistico/amministrative. Attraverso operazioni infragruppo, con cessione di immobili a prezzi superiori a quelli di mercato, pagamenti preferenziali, la sistematica omissione del pagamento di tributi fiscali e contributivi nonché la falsificazione dei dati di bilancio, l’amministratore “di fatto” del gruppo, con la complicità degli altri indagati, sarebbe risultato responsabile della distrazione di disponibilità finanziarie di pertinenza aziendali per oltre 6,5milioni di euro, utilizzate anche per il pagamento, in proprio favore, di rilevanti compensi, in quanto assunto quale dipendente/consulente da alcune delle società del gruppo.
Al termine delle investigazioni, condividendo le risultanze e le conseguenti proposte cautelari avanzate dalla Procura della Repubblica, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare (due in carcere e due ai domiciliari) nei confronti dell’imprenditore “dominus” (ritenuto artefice del sistema fraudolento) e di altre tre persone (accusate di essere consulenti e prestanome dell’amministratore di fatto). Prosegue quindi l'attenzione nel settore da parte delle Fiamme Gialle cagliaritane che, nel triennio,con la Procura della Repubblica, ha portato all’individuazione di 158 persone denunciate a vario titolo per questa tipologia di reati, di cui dodici in stato d’arresto; alla ricostruzione di distrazioni aziendali per 68milioni di euro; al sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per oltre 25milioni di euro.
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