ALGHERO – Ryanair
annuncia la 24esima base europea a Bournemouth, a sud della costa inglese, e l’apertura dal prossimo 4 luglio dei voli dal Costa Smeralda di
Olbia. Ancora nessuna nuova tratta da Alghero, crescono così le preoccupazioni in Riviera, per una concorrenza davvero agguerrita, che potrebbe portare ricadute negative all’intero territorio. Immediata la reazione politica dell’onorevole algherese Mario Bruno, secondo cui «la presenza di Ryanair su Olbia non significa riduzione del traffico aereo sviluppato dalla compagnia irlandese su Alghero e Cagliari; anzi permane la volontà della Regione di giungere alla realizzazione della base di stazionamento sulla “Riviera del Corallo”, come prevede l’intesa tra Regione e Enti Locali del nord-ovest e come suggeriscono le dodici rotte attive dallo scalo di Alghero che hanno fatto dell’aeroporto di Fertilia l’apripista del low-cost nell’isola». «Si deve nel contempo attivare – sottolinea l’esponente del Pd - una maggiore azione di sistema tra i tre scali sardi, con una missione precisa e una segmentazione dell’utenza per ciascun aeroporto, sulla base di una comune visione complessiva del forte processo di espansione in corso nell’isola, da condividere tra le tre società di gestione. Non di meno, è essenziale per lo scalo di Alghero diversificare con la presenza di altre compagnie in grado di potenziare i collegamenti, sviluppando traffico anche per altre rotte nazionali, secondarie ma strategiche, e internazionali. E’ ormai indispensabile offrire una strategia unitaria di politica commerciale, che coinvolga anche i privati e i sistemi turistici locali della Sardegna, che da oggi dispone di un nuovo piano marketing basato sulla destagionalizzazione, sull’incremento del turismo internazionale e nazionale». «Questa volontà – prosegue il consigliere algherese - ha trovato immediata disponibilità da parte dell’assessore Broccia, che ho incontrato oggi a Cagliari, anche in virtù delle previsioni del Piano regionale dei Trasporti, il cui rapporto di sintesi è stato già oggetto di audizioni in Commissione. Rimane, poi, da valutare, in maniera partecipata anche con i rispettivi territori, se la missione di Cagliari debba essere quella di aeroporto per traffico business e turistico non soggetto a stagionalità, se quella di Olbia – il cui traffico è caratterizzato da elevatissima stagionalità – debba orientarsi verso il turismo d’elite, se la missione di Alghero sia quella di accrescere volumi specificatamente nei collegamenti low-cost». Secondo Bruno sarebbe opportuno promuovere quanto prima un incontro fra le tre società di gestione, insieme alla Regione, al fine di concordare una programmazione condivisa, come naturale e conveniente nella fase di evoluzione del sistema aeroportuale regionale e in linea con la visione contenuta nel Piano dei trasporti.