Red
28 dicembre 2020
Ricettazione e falso ideologico: denuncia a Carloforte
Nell’ambito delle attività mirate al contrasto dei traffici illeciti via mare, le Fiamme gialle della Sezione Operativa navale di Sant’Antioco hanno chiuso le indagini. L´uomo rischia dai due agli otto anni di reclusione

CARLOFORTE - Nell’ambito delle attività di polizia mirate al contrasto dei traffici illeciti via mare, le Fiamme gialle della Sezione Operativa navale di Sant’Antioco hanno concluso le indagini nei confronti di un residente a Carloforte. L’indagine è scattata dopo un controllo di polizia marittima avviato qualche mese fa, nel corso del quale una motovedetta del Corpo sottoponeva a controllo un natante senza immatricolazione nel porto turistico di Portoscuso.
Il proprietario, al momento del controllo, non era in possesso della documentazione obbligatoria del motore fuoribordo e, di conseguenza, veniva invitato il giorno seguente a fornire gli elementi utili a dimostrare la regolarità del propulsore. Ma nei giorni a seguire, il responsabile non si è presentato in caserma con la documentazione richiesta dai militari e, dopo vari tentativi di sollecito, gli è stato notificato un verbale di contestazione. Quel modello di fuoribordo, però, ha destato la curiosità dei finanzieri che, grazie all’esperienza acquisita nelle attività in mare a contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, gli ha spinti ad approfondire i controlli proprio sulla matricola del motore (modello Yamaha), giacché la stessa tipologia di propulsore è identica a quella utilizzata dai barchini di migranti intercettati dalla Guardia di finanza in prossimità delle coste della Sardegna sud-occidentale. Infatti, dopo accurate indagini, il sospetto si è trasformato in certezza.
I militari sono riusciti a risalire alla provenienza del motore, collegata a una fornitura avvenuta nel 2017 da Dubai e non destinata al mercato europeo. E' stato scoperto anche che il proprietario non ha mai stipulato una polizza assicurativa obbligatoria del motore. Quindi, ha anche fornito false dichiarazioni nella denuncia presentata ai Carabinieri, asserendo di aver smarrito la documentazione assicurativa. Di fronte ai militari, l'uomo ha dichiarato che il fuoribordo, con la relativa documentazione - poi presumibilmente smarrita, gli è stato regalato da amici pescatori. Al termine delle indagini, i finanzieri hanno proceduto al sequestro del motore e a denunciare l'uomo per il reato di ricettazione e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, sia per la dubbia provenienza del propulsore, sia per la falsa denuncia presentata ai Carabinieri. Per questi reati, il responsabile rischia dai due agli otto anni di reclusione.
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