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23 gennaio 2021
«Isola arancione, pronti a tutelarci in ogni sede»
Lo ha dichiarato il Presidente della Regione, Christian Solinas, che parla di paradosso. «Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla»

CAGLIARI - «Noi riteniamo che questo calcolo sia sbagliato e già da ieri abbiamo manifestato allo stesso Ministro tutte le nostre perplessità e la contrarietà assoluta a una decisione di questo tipo». Lo ha dichiarato il Presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi, a Sassari, ha inaugurato il nuovo reparto di Terapia intensiva Coivd dell'Azienda ospedaliero-universitaria, allestito nella "Stecca bianca", al piano terra della struttura di viale San Pietro. Trenta i posti letto ospitati nel nuovo reparto i cui lavori per la realizzazione sono partiti il 7 dicembre e si sono conclusi, con grande rapidità, il 6 gennaio.
«Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla - continua Solinas - permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro. Tuteleremo le ragioni della Sardegna in ogni sede». Il presidente ha infine concluso facendo il punto sulle vaccinazioni: «La campagna procede secondo i piani, purtroppo abbiamo subito un rallentamento dovuto alla ristrettezza di dosi trasferite dallo Stato alla Sardegna. Il contratto tra la Pfizer e lo Stato prevedevano una certa dotazione, l'azienda ne ha fornito meno e la Sardegna sta pagando un prezzo in questi termini. Tuttavia grazie alle scorte che abbiamo messo da parte contiamo di vaccinare tutto il personale sanitario con la seconda inoculazione e quindi di rendere immuni tutti i centri ospedalieri».
Sulla decisione del governo è intervenuto anche l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, presente a Sassari per l'inaugurazione del nuovo reparto: «La pressione sulle strutture sanitarie è diminuita, così come l'indice di occupazione degenze ordinarie, mentre restano stabili le terapie intensive, con un'occupazione di circa cinquanta posti letto. Per i meccanismi contorti di questa zonizzazione, ci ritroviamo un passaggio della Sardegna in zona arancione con un indice RT migliore rispetto a quello per ci aveva garantito il mantenimento dell'Isola in zona gialla. Le restrizioni non aumentano perché i nostri numeri vanno male, ma per il 'rischio elevato', secondo quanto stabilito da Roma, che questi possano peggiorare. Una valutazione che solleva parecchie perplessità».
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