Red
29 gennaio 2021
Ambiente: via alla nuova Rete regionale
«Un grande risultato per la Regione Sardegna». Così, l´assessore regionale della Difesa dell´ambiente Gianni Lampis ha presentato il completamento e il collaudo della “Rete unica regionale di monitoraggio meteorologico e idropluviometri”

CAGLIARI - «Un grande risultato per la Regione Sardegna che, con il completamento della “Rete regionale di monitoraggio meteorologico e idropluviometrico”, risponde compiutamente alle esigenze di sicurezza delle comunità, garantendo un supporto fondamentale nelle attività di Protezione civile, soprattutto nell’ambito della prevenzione e della gestione delle emergenze ambientali». Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, presentando il completamento e il collaudo della “Rete unica regionale”. «Grazie anche ad una proficua collaborazione con le Amministrazioni comunali, abbiamo realizzato l’aggiornamento tecnologico e l’ampliamento delle preesistenti reti di monitoraggio ambientale – ha aggiunto Lampis – Un ulteriore tassello a difesa del territorio sardo e dei suoi cittadini, oltre che un importante strumento per la mitigazione del rischio idrogeologico».
La Rete di monitoraggio, gestita dall’agenzia regionale Arpas, è costituita da 186 stazioni di monitoraggio termo-pluviometrico e meteorologico: 109 stazioni termo pluviometriche e settantasette stazioni meteorologiche, che trasmettono i dati in tempo reale a una infrastruttura informatica formata da due centrali ubicate nelle sedi Arpas di Cagliari e Sassari, interconnesse tra loro mediante la Rete telematica regionale. Le stazioni termo-pluviometriche rilevano i dati di temperatura dell’aria e di precipitazione, mentre le stazioni meteorologiche misurano anche la velocità e la direzione del vento, l’umidità relativa, la radiazione solare, la temperatura del suolo. Inoltre, alcune stazioni meteorologiche sono dotate di sensori aggiuntivi che misurano grandezze di interesse climatologico e agrometeorologico. «La raccolta continua, sistematica e precisa dei dati costituisce un supporto informativo agli studi meteo-climatologici, agrometeorologici, di valutazione dei bilanci idrici, di pianificazione della gestione delle risorse idriche, di salvaguardia e difesa del territorio, consentendo anche una valida base per la qualità scientifica di studi, piani e programmi di interesse regionale e sovraregionale», ha spiegato l’assessore.
I dati di monitoraggio meteorologico costituiscono un complemento fondamentale rispetto agli ulteriori dati raccolti nel Sistema informativo regionale ambientale, che comprendono il monitoraggio di diverse componenti ambientali e di sistemi antropici (acque superficiali e sotterranee, qualità dell’aria ed emissioni in atmosfera, flora, fauna e habitat, gestione dei rifiuti, siti inquinati, campi elettromagnetici), e contribuiscono a garantire anche un indispensabile supporto per le decisioni nelle politiche di sostenibilità ambientale. «L’aggiunta della nuova rete a quelle preesistenti consente di disporre di un’importante diffusione sul territorio di oltre 300 punti di monitoraggio che coprono la quasi totalità dei comuni della Sardegna e dei suoi bacini idrografici. Inoltre, vogliamo rendere i dati consultabili in tempo reale mediante un accesso libero nel portale Sira, così da sensibilizzare i cittadini alla consultazione per essere tempestivamente informati», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
Nella foto: un momento dell'incontro
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